Copertina 8,5

Info

Genere:Fusion
Anno di uscita:2002
Durata:73 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IGNOTUS PER IGNOTIUM
  2. INSIDE BLACK
  3. DOG BOOTS
  4. APOCALYPSE 1470 BC
  5. SEA OF ANTIQUITY
  6. LOST ISLAND
  7. DEREK SHERINIAN SOLO
  8. WARFINGER
  9. VIRGIL DONATI SOLO
  10. WARFINGER REPRISE
  11. TONY MACALPINE SOLO
  12. HER ANIMAL
  13. EUROPA
  14. PODS OF TRANCE

Line up

Non disponibile

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Eh nooo!!! Il buon Derek mi sta abituando fin troppo bene!!
Dopo avermi letteralmente viziato con le grandissime realizzazioni da studio come solista e coi Planet X, torna con questo live album, in compagnia di Virgil Donati e Tony MacAlpine, che fa da prologo alla prossima uscita "Moonbabies" prevista per l'estate di quest'anno.
Il cd racchiude un'intera esibizione tenutasi a Melbourne (Australia) in occasione del tour di supporto all'album "Universe" che i Planet X hanno tenuto nel 2001. Oltre i tre PX, al basso figura Dave LaRue (Dixie Dregs, Steve Morse, John Petrucci, Vinnie Moore...).
Benchè si tratti di un'uscita relativa alla band, non manca la presenza in scaletta di "Atlantis", monumentale trilogia dal debutto solista di Derek. Figura anche l'inedita "Ignotus Per Ignotium" come traccia d'apertura, altro non sarebbe che uno dei brani che faranno parte di "Moonbabies", preventivo assaggio proposto in sede live.
Il brano si rivela per certi versi ancor meno accessibile rispetto alla precedente produzione, accentuando allo stesso tempo sia momenti più intricati che ci portano letteralmente in apnea, come nel caso del tema, sia parti più ariose, come nel momento del solo, e promette davvero bene per il futuro.
"Live From Oz", oltre che rappresentare motivo di goduria totale per le mie orecchie, aumenta di conseguenza la mia ansia e rammarico per non aver ancora visto all'opera dal vivo questa incredibile formazione.
L'impatto live e la resa dei brani si accresce ancora di più rispetto alle studio versions. Ne guadagna a dismisura non solo il suono delle keys di Derek, ancora più in evidenza nel creare atmosfere che solo lui può trasmettere, ma anche la loro commistione con la chitarra di MacAlpine. Sezione ritmica assolutamente mostruosa e paurosamente sincronizzata...e visti i nomi, non poteva essere altrimenti.
Le già magnifiche "Inside Black", "Her Animal", "Europa", "Pods Of Trance", "Clonus" (bis non segnalato in scaletta), Dog Boots (dal pazzesco drumming), la stessa "Atlantis" e giù di lì, risultano così impreziosite dal punto di vista non solo sonoro, ma anche per le scorribande in sede di assoli e finiscono per gasarmi ancora di più.
Già, a proposito di assoli, che dire dell'intermedia "Warfinger", brano già di per se spettacolare, ora intervallato dalle lunghe, incredibili esibizioni di Sherinian, LaRue, Donati e MacAlpine.
Prodotto estremamente consigliato.....e se pensate che i Planet X non propongano un discorso musicale ricco, valido; se pensate che la tecnica sia un qualcosa di cui vergognarsi; se siete capaci, peraltro, di fermarvi alle sole qualità strumentali, senza scorgere niente oltre la punta del vostro naso, beh, mi dispiace, non avete speranze, questo live non fa per voi.
Recensione a cura di Elio Bordi

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