I Full Effect suonano insieme dal 1994; dato forse non essenziale ma che ben evidenzia la coesione sonora che nel tempo la band ha saputo costruire per farla confluire nei tredici pezzi che costituiscono questo primo interessante cd. Il quartetto, tutto italiano, offre una visione hardore piuttosto evoluta, ricca di flessioni verso il noise mettendoci di suo una grande verve interpretativa ed una forza compositiva che frutta brani come l’ossessiva “Cry Down” o “Black 1”, esecuzione in cui ritrovare tracce dei Will Haven, act peraltro citato come influenza importante insieme del resto agli Unsane, da cui i Full Effect hanno saputo sapientemente apprendere l’importanza del creare un proprio suono individuabile. A tratti proprio il suono, pur nella violenza che lo contraddistingue, devia verso universi noise-rock, le brevissime e fulminanti “My Polestar”, “Madame Lily”, “Kisses, Kisses”, “Fecundity, Inobleness, Creativiness”, pezzo quest’ultimo in cui la band raggiunge il perfetto equilibrio tra aggressione ed espressione, una piccola gemma in un lavoro comunque ricco di spunti interessanti.