Premetto che l'hardcore non è il mio genere principale, ma a volte noi recensori, siamo chiamati a recensire anche album che musicalmente non ci appartengono e quindi dare un giudizio da considerare, giustamente, non attendibile al 100%.

Parliamo degli ANCHOR band svedese nata nel 2007 e gettonatissima nei live, tanto è vero che si contano più di 400 presenze sul palco in meno di sette anni), con grinta e capacità musicale da vendere, ma che con questo disco non supera le mie aspettative. La band tende a mischiare influenze hardrock e a tratti persino heavy, tuttavia le tracce sono piuttosto simili tra loro, con pochissima personalità e poco spessore. Si percepisce lievemente la rabbia che forse vorrebbero in realtà trasmettere con questo lavoro e si perdono nella monotonia dei soliti tre accordi con una vocalità piatta, risentita troppo spesso. D'accordo, sono ruvidi e anche grezzi, e senza dubbio bravi musicisti, ma personalmente non mi basta per dare la sufficienza a questo disco.