Copertina 6

Info

Anno di uscita:2002
Durata:69 min.
Etichetta:No Brain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. FEARBYMYSELF
  2. BURNTHELIE (WHYWASJESUSCRUCIFIED?)
  3. ?
  4. ILOVEYOU*
  5. FACESCOREDWITHSCARS
  6. SILENCEKILLS
  7. FIGHT
  8. WORKINDOWN,LIFE2
  9. STATEOPPRESSION, FEAT. "MP" CODELUPPI
  10. AGAINSTTHEBASSWITHOUTAMAN

Line up

Non disponibile

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Sono ormai quasi 24 ore "Balance of Vision", ultima fatica dei Remorse gira ininterrottamente nel mio hi-fi non
perchè io mi sia improvvisamente innamorato della musica che i 3 veneziani propongono ma perchè le song contenute
in questo lavoro sembrano essere le tipiche composizioni che non ti colpiscono immediatamente ma che hanno bisogno di un
perieodo di rodaggio prima di essere apprezzate a pieno.
Sostanzialmente, ad un primo approcio, i Remorse colpiscono soprattutto per la loro attitudine fatta di molteplici
influenze che vanno dall'ottantiano trash by Area all'HardCore e alcune volte direi che si avvicinano addirittura ad un
Punk di matrice "Mysfittiana" il tutto tenuto insieme da interessanti
arrangiamenti che pongono la loro attenzione in particolare sulla sessione ritmica. Infatti, su tutti, spicca il lavoro
del bassista dAniElE che con i suoi arrangiamenti moltissime volte riesce a caratterizzare le strutture dei
pezzi che altrimenti risulterebbero, a mio parere, scialbe a causa della mancanza di un adeguato lavoro armonico affidato
alla chitarra di sAmUElE, ottimo ritmer incapace però di imprimere ai pezzi quella spinta di cui avrebbero bisogno per
restare impressi a fuoco nella mente dell'ascoltatore.
Probabilmente il punto debole di queste 10 song è proprio il fatto che la colonna portante delle melodie è esclusivamente
affidata ad un specifica parte del gruppo mentre l'ala "melodica", (chitarra e voce affidati ambedue a Samuele) funge solo
da supporto all'impeccabile lavoro ritmico.
Questo può andare sicuramente bene per qualche pezzo, ma non per 10, ed infatti a lungo andare
l'andazzo "strutturale" dei pezzi finisce per scoccicare ed è veramente un peccato perchè questo gruppo di cose da dire ne
ha proprio tante.
In definitiva "Balance of Vision" non è assolutamente un cattivo lavoro ma si fa notare soprattutto per il carattere sperimentativo
che tende a fondere generi,sonorità e probabilmente anche esperienze musicali diverse che per adesso, secondo me,
non hanno dato risultati particolarmente apprezzabili ma che sicuramente non tarderanno ad arrivare perchè la band è
indubbiamente sulla buona strada!

P.S.
Nota di merito al bel lavoro grafico vagamente "Bauhausiano".
Recensione a cura di Salvatore 'Kill' Mirabella

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