Copertina 7

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2002
Durata:54 min.
Etichetta:Eibon Recors

Tracklist

  1. JADE ECLIPSE
  2. UNDER ARCHONS'DOMAIN
  3. MAHA PRALAYA
  4. DOWNFALL BOLERO
  5. CAPITALE DE LA DOULEUR
  6. COLORE DI PIOGGIA E DI FERRO
  7. INANNA INCARNATES
  8. OMEGADAWN

Line up

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Devo premettere che questa volta me la sono proprio andata a cercare, visto quanto sono lontane le sonorità di "Capitale de la Douleur" dalla mia concezione di Heavy Metal. Eppure sorretto da fortunate escursioni in terre di "confine" (Shadeworks, KLIMT 1918...) che mi hanno spinto a varcare la frontiera, eccomi alle prese con i Weltschmerz. Certo, avrei potuto arrendermi ai primi dissonanti passaggi strumentali dell'opener "Jade Eclipse", ma dopo alcun momenti di "imbarazzo", mi sono lasciato trascinare dalle atmosfere di questo brano, interpretato benissimo da Nothing e suonato con energia dall'intero gruppo. Direi che il termine migliore per definire la musica dei Weltschmerz sia "intensa", un gruppo italiano inquadrabile (almeno credo) nel filone Dark Wave, e sebbene talvolta allentino le briglia alla sperimentazione (come nella conclusiva "Omegadawn"), potrebbero interessare anche agli amanti delle sonorità gothicheggianti, ai quali non dovrebbe dispiacere ad esempio "Maha Pralaya", dove la voce femminile di Desire si affianca a Nothing. E' ancora lei ad introdurre la titletrack, per poi dividerne il sinuoso finale sempre con Nothing, mentre rimane più nell'ombra nella successiva "Colore di Pioggia e di Ferro" (cantata in italiano). Un lavoro non facile da ascoltare, come non deve essere stato facile comporlo e realizzarlo, per le varie sfumature create all'interno dei vari brani, a cui si abbinano testi complessi, ermetici, dove la band oltre all'inglese ricorre al francese ed all'italiano. Liriche ispirate da pensieri sull'umanità, sul suo rapporto nei confronti del cosmo. Un'analisi che i Weltschmerz traducono in una sensazione di nostalgia e di timore (Weltschmerz è una parola tedesca traducibile come "la paura del mondo"), emozioni che hanno cercato di tradurre in musica, a mio parere riuscendoci.
PS: Se vi site incuriositi, sul sito della label (www.eibonrecords.com) è possibile ascoltare il brano "Inanna Incarnates ".
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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