Con quale ferocia gli svedesi
Disarray si ripresentano sulle pagine di
Metal.it dando seguito al loro album, "Religious Disease" uscito giusto un anno fa, sempre per la
Jawbreaker Records, e del quale non solo ricalcano la proposta violenta del più viscerale Thrash Metal ma vanno anche a riprendere in versione live "
Forbidden of Speech", mentre dal precedente MLP "Evil is Reborn" (autoprodotto, del 2023), recuperano "
Deafening Sound", sempre dal vivo, cui si aggiunge la ri-registrazione della stessa titletrack.
Ma il pezzo forte di "
The Darkening" è la sua prima metà, quella composta da tre inediti, e come già lasciato intendere l'opener "
Poltergeist" è un brano che non può che ribadire i concetti espressi nei confronti di "Religious Disease": un riuscito punto d'incontro tra la furia iconoclastica dei primi Sodom, Kreator o Exumer ed un approccio che guarda oltreoceano, a formazioni come i vari Sadus, Forbidden e Sacrifice.
Stesso discorso, seppur espresso a velocità meno esasperate che si può estendere al mid-tempo "
Lord of Lies", con quel suo guitarwork che tanto sa di Dark Angel, mentre poi con "
Mass Abuse of Power" si torna a correre per le acciaierie di Essen, sferzati dalle chitarre di
Valter Ernerot e
Lucas Lee, ed accompagnati da un refrain che mi ha ricordato non solo i Darkness ma anche i Tankard.
Finiti i pezzi nuovi, ecco il rifacimento della datata "
Evil is Reborn", altra scheggia impazzita spinta all'esasperazione dal drumming di
Morgan Ottenvang, e infine le due testimonianze live della formazione svedese che pare trovarsi assolutamente a proprio agio anche sulle assi del palco.
Sarà solo un Mini di sei pezzi, di cui la metà già edita, ma l'impatto e lo
Scompiglio creato dai nuovi brani dei
Disarray non può certo lasciare indifferente.
Un bel (e tonante...) segnale, e se non hanno ancora messo in campo quella personalità che avevo sollecitato in occasione di "Religious Disease", i miglioramenti, pur a fronte di un minutaggio contenuto, sono indubbiamente evidenti.
È stato un
piacere... to kill!
Metal.it
What else?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?