Devo essere sincero, avevo già adocchiato il debut dei tedeschi
Æternia, band nata nel 2020, intitolato
'Into The Golden Halls', essenzialmente per due semplici motivi: un artwork di indubbio fascino, che mi riportava personalmente alla mente gruppi come Manilla Road, Pagan Altar, o anche in tempi più recenti gli Eternal Champion, non esenzialmente per la riproposta di certi schemi artistici, ma per il feeling e le emozioni che suscitavano già solo alla vista. Infine, la sempre ottima
Cruz Del Sur Music, la quale in termini di heavy metal classico, ma anche fiero e battagliero, negli ultimi anni non si è certo adagiata sugli allori, anzi. Cinque anni dicevo, che separano la band dalla sua nascita fino al rilascio del loro primo album, anche se intervallata nel 2022 dal buon EP 'The Quest', un concentrato di musica molto debitrice ai primissimi Blind Guardian, Helloween, e in generale a tutta la scena heavy/power tedesca, con un maggior pizzico di epicità diretta alla Omen che male mai non fa.
SI sente che questi cinque musicisti suonano con tantissima passione, e sia nei pezzi più sostenuti come una
'The Descendant' o in
'Dragon's Gaze', veloce e di effetto, a discapito di una produzione che, va detto, non è perfetta (sopratutto nella potenza delle chitarre), ma forti anche di una durata per nulla eccessiva e stancante, neanche trentacinque minuti, tutte le canzoni presenti si stampano velocemente in testa, prendo ad esempio il ritornello machissimo di
'Lay of Hildebrand', nonostante manchi quel pezzo lungo ed evocativo capace di riassumere da solo la proposta del gruppo. Una lode va fatta alla coppia formata da
David Ponwitz e
Martin Kramer alle chitarre, con assoli dal gusto melodico ma potente (e qui vado a citare la stupenda
'Lightbringer (Fall of the Church)'), mentre per quanto riguarda le vocals di
Daniele "The Dan" Gelsomino non riesco purtroppo ad essere altrettanto entusiasta: chiarisco,
Daniele non canta male, ma per tutta la durata dell'ascolto sono poche le volte in cui si sente un vero e proprio coinvolgimento vocale, di gran carisma, specie sulle canzoni dal piglio più adrenalico, mentre quando si rallentano i tempi le sue abilità emergono in maniera molto più netta.
Trovo quindi che
'Into The Golden Halls' sia un album assolutamente valido e da ascoltare, almeno per farsi un'idea su questa nuova band che, a mio parere, merita di avere un attenzione particolare nei prossimi anni, dato che i semi di una crescita ci sono, limando alcuni non troppo gravi difetti. Per ora, gli
Æternia sono decisamente promossi, ma le aspettative per il prossimo lavoro sono decisamente alte.
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