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Info

Past
Anno di uscita:1987
Durata:non disponibile
Etichetta:Disaster

Tracklist

  1. INTRO
  2. WINDS OF DEATH
  3. RISING FROM THE SEA
  4. DECIMATION
  5. THE FIRST SUPPER
  6. UNEARTHED
  7. SHADOWS OF THE PAST
  8. ARE YOU DEAF?
  9. I DARE YOU
  10. ASCENSION DAY

Line up

  • Paul Arakari: bass , vocals
  • Bernie: guitar
  • Syke Bornetto: drums
  • Ray Mensch: guitar

Voto medio utenti

E' verso la fine del 1986, quando il debutto "Possessed by Fire" incominciava a raccogliere consensi un po' ovunque, che gli Exumer affrontano il momento più delicato della propria carriera. Mem Von Stein, bassista, cantante e co-fondatore della band tedesca, lascia e se ne va sbattendo la porta, chiudendo tra polemiche e discussioni la sua avventura negli Exumer. Il rapporto all'interno della band era diventato così teso ed aspro che la telefonata di Mem a Ray Mensh, nella quale informava della sua decisione di abbandonare e mettere in piedi un altro progetto, venne accolta addirittura con un sospiro di sollievo.
Passano pochi giorni ed ecco che in sala prove già arriva Paul Arakaki, già nella band prima dell'arrivo del chitarrista Bernie Siedler; Paul era un chitarrista di origini americane, ma per l'occasione passò senza troppi problemi al basso e provò anche a sbraitare qualcosa al microfono... con risultati ottimi, direi, tanto che lo stesso Ray ricorda di quella prova: "We couldn't believe our luck. Musically, Paul was the answer to all our prayer".
Con questa nuova line-up gli Exumer affrontarono i concerti (pochi, a dir la verità) in seguito all'uscita di "Possessed by Fire" e si buttarono nel songwriting delle nuove canzoni. Con le registrazioni del nuovo disco, sempre edito dalla Disaster Records di Tommy Ziegler, fissate per l'estate, gli Exumer dovettero mettersi di buona lena per comporre nuovo materiale, ma arrivarono alla metà di luglio con solamente sei canzoni pronte e qualche idea qua e là, complice anche un breve tour con i Suicidal Tendencies che fece perdere non poco tempo in termini di pre-produzione.
E così allo Zuckerfabrik di Stoccarda gli Exumer entrarono registrando di giorno i brani già completi, e scrivendo per tutta la notte i rimanenti, cercando di mettere assieme vecchie idee, ispirazioni momentanee, etc... E' così che nacque soprattutto "Are you Deaf?", un brano mosh/hardcore-oriented figlio dei S.O.D. di "Speak English Or Die": introduzione in mosh style di basso, un testo bastardissimo e ben poco serio, un riffing degno del più ispirato Scott Ian e la canonica sfuriata folle del refrain. MOOOOOOOOOOOOOOOSH! Un brano assolutamente spettacolare, soprattutto per gli amanti del thrash americano, ma è anche vero che con il resto del disco "Are you Deaf?" c'entra come i fichi sulla pizza. Lo stesso Ray, nel commento rilasciato in occasione della re-release del disco su cd, dice di essersi sempre pentito di aver inserito quel pezzo, nonostante pubblico e critica lo accolsero con grande entusiasmo.
Si tratta comunque dell'unico episodio lontano dallo stile di "Possessed by Fire"; le altre otto tracce non svoltano di molto dal sound del debutto, ma sono indubbiamente meglio suonate e meno scontate delle pur buone song del disco precedente, senza scordare la produzione nettamente superiore (nonostante i numerosi problemi con il produttore Tom Kruger) ed il cantato di Arakaki, a mio avviso decisamente più convincente.
Dall'ottimo riffing della strutturata "Ascension Day", nella quale Paul si lancia in taglienti acuti alla Tom Araya, alla violenza incalzante e oppressiva della opener "Winds of Death", senza scordare la sfuriata a mille all'ora della title-track, gli Exumer mostrarono di aver collezionato molte più idee, e migliori, rispetto al debutto "Possessed by Fire". Senza perdere in immediatezza, spontaneità violenza e assalto sonoro, i quattro thrasher tedeschi confezionarono un disco che era in grado di competere con le release contemporanee dei ben più blasonati Sodom e Destruction.
"Rising from the Sea" è un disco memorabile del thrash europeo, che è esemplare per brutalità, ma non per questo caotico e rumoroso come molti altri album contemporanei; velocità e violenza espressa con un songwriting non certo tecnico, ma tutt'altro che sempliciotto, non lontano dai fasti dei più inspirati Slayer. Insoma... da avere!
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa
Un classico!

Tutte ottime canzoni, una scarica di adrenalina. Anche se a mio avviso la resa dei suoni è migliore nel disco precedente.

rising from the sea

sono d'accordo è un album da avere

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