Evidentemente non pago dell’encomiabile lavoro svolto con i
Memories Of A Lost Soul, il caro vecchio
Buzz ci regala, in questo 2025, anche il debutto del suo progetto parallelo, denominato
SoulReaperS, in collaborazione con il singer
Mike Tarantino (ex-
Natron).
Melody Of Chaos, uscito per
Great Dane Records, è un album dalle atmosfere inquietanti e claustrofobiche in cui però, appena poco prima che l’ascoltatore si lasci stritolare da questa morsa di drammaticità musicale crescente, irrompono degli inattesi lampi melodici (merito soprattutto delle chitarre), che squarciano improvvisamente l’angosciante muro di suono creato dai Nostri, regalando un barlume di romantica luminosità, all’interno di un’opera pregna di opprimente oscurità.
In questo instancabile lavoro di continua ricerca dell’equilibrio tra aggressività e armonia, l’opera dei due musicisti, motivati dalla loro incrollabile passione verso la causa, è lodevole, sotto tutti i punti di vista.
Mentre
Mike Tarantino si dimostra sempre incisivo, col suo growl cavernoso che conferisce un’enorme dose di ferocia alle tracce,
Buzz (che si occupa sostanzialmente di tutti gli strumenti) si rivela il vero e proprio ago della bilancia, decidendo opportunamente i momenti in cui, all’interno delle varie composizioni, è il caso di spingere sull’acceleratore e quando invece, è opportuno ricorrere a soluzioni più intime o melodiche (emblematiche, in quest’ottica, le composizioni più articolate, dalla struttura cangiante, come
Blood Of My Blood,
It Was Worth It o ancora l’elaborata
Time Is Passing) che strizzano vistosamente l’occhio al melodeath svedese che fu, ma con un taglio decisamente più moderno e variegato.
A questo poi, bisogna aggiungere il contributo fondamentale apportato da
Dysphoria (già tastierista dei Memories Of A Lost Soul) che si occupa degli abbondanti cori femminili e delle orchestrazioni presenti nei vari brani; elementi che trasmettono alle tracce (su tutte, la bellissima
Testament Of Madness, la cinematografica
Instrumental o la conclusiva
Outro), un enorme alone melodrammatico dal taglio teatrale, oltre che una certa eleganza compositiva, che rende il lavoro ancora più eterogeneo e brillante.
Melody Of Chaos si rivela un disco coraggioso e convincente, ma soprattutto, dotato di una sua forte e, del tutto personale, identità, sebbene si tratti pur sempre di un debutto! D'altronde, non abbiamo certo a che fare con degli sbarbatelli inesperti! Questa efficacia a livello di song-writing infatti, è resa possibile grazie alle abilità dei suoi interpreti, sempre pronti a sperimentare nuove soluzioni, senza tuttavia strafare o snaturarsi e, di conseguenza, ne vengono fuori composizioni genuine e fresche che, alla lunga, conquistano e lasciano il segno.
Obiettivo centrato già all’esordio per i
SoulReaperS ma, del resto, conscendo i personaggi che danno vita a questo progetto, non avevamo dubbi!
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