Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:49 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. PROLOGUE
  2. TIME OF THE DRAGON
  3. PATH OF THE RIGHTEOUS
  4. SISTER SUICIDE
  5. INSTRUMENTS OF CHAOS
  6. HOLLOWED GROUND
  7. INVISIBLE EMPIRE
  8. SPLIT
  9. DIE DEMON DIE
  10. A NEW CONSPIRACY

Line up

  • Randy Walton: bass
  • Guy Hinton: guitars, vocals (backing), songwriting, lyrics
  • Rob Lundgren: vocals

Voto medio utenti

Secondo album per gli americani Echosoul, band proveniente dall’Indiana, dedita ad un metal ruvido e corposo, seppur melodico, di matrice sostanzialmente prog-power, infarcito con qualche elemento thrash.
Time Of The Dragon è un lavoro formalmente impeccabile, caratterizzato da una produzione pulita, da brani ficcanti, con una struttura dinamica e da musicisti che tecnicamente, regalano una prova priva di sbavature, con il chitarrista-fondatore Guy Hinton e il vocalist svedese Rob Lundgren (già nei Mentalist) sugli scudi.
In alcuni frangenti, il richiamo ai gloriosi Nevermore (pur chiaramente con le debite proporzioni) è lampante, anche se forse, rispetto a questi ultimi, vi è una maggiore cura (al limite del maniacale) nei confronti delle trame melodiche, a scapito però, della genuinità e, sotto questo profilo, forse è più calzante il paragone con altre realtà, del calibro di Eidolon o Zero Hour, piuttosto che con la band di Warrel Dane.
Ma, non è tutto oro quel che luccica!
Gli Echosoul infatti, denotano una certa carenza, sotto il profilo del trasporto emotivo; una lacuna non da poco, che genera un song-writing talvolta troppo freddo e scolastico a cui, la band cerca di porre rimedio, ricorrendo a composizioni cangianti, prive tuttavia, di picchi creativi.
Perciò, a dispetto di tracce immuni da sbavature e di pregevole fattura, quali Path Of The Righteous, Hollowed Ground, Invisible Empire e Split, caratterizzate da una struttura complessa e articolata, fa da contraltare un canovaccio troppo lineare, che sembra stato scritto appositamente a tavolino.
Insomma, buona volontà, tanta carne al fuoco e doti esecutive ineccepibili, ma scarso sentimento; per dirla in parole povere: troppa testa e poco cuore!
Tirando le somme, Time Of The Dragon è comunque, nel complesso, un disco valido, in cui si può trovare sostanza, musicalità, tecnica ed apprezzabili spunti degni di nota; se questo schema per voi è sufficiente, vi farà sicuramente felicii. Se invece, cercate dei guizzi creativi che stimolino le vostre emozioni e aumentino i vostri battiti cardiaci, gli Echosoul potrebbero lasciarvi un sapore agrodolce.


Recensione a cura di Ettore Familiari

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