Ritornano i gagliardi sacerdoti del culto dell’ostrica blu, e tornano con un album che profuma di buono con registrazioni che affondano negli eighties rifinite per l’occasione.
Certo avremo i soliti sapientoni con il ditino alzato che si lamenteranno dicendo che questo non è modernooooh, volete il moderno, andate ad ascoltarvi l’infinita inutilità degli Amaranthe o dei Battle Beast!
Qui si parla di hard rock e soprattutto di rock senza il suffisso; musica senza tempo ma fatta con gusto e un filino di mestiere; tra suggestioni rock and roll anni 50 come in “Cherry” semplice ma il suo lo fa, a vibrazioni vecchia scuola come in “Soul jive”vi faranno andare in sollucchero.
C’è anche la velocità hard come in “Kick out the jams”, cover degli MC5, dove la band si diverte e il buon Eric Bloom tira fuori la zampata oppure il blues di “Money machine” con quelle tastiere che rendono il suono gustoso.
Ciliegina sulla torta la cover beatlesiana acustica “If i fell” con percussioni e melodie vocali in primo piano.
Produzione chiara e che esalta ogni singolo strumento, album onesto, di pura classe, se volete grande musica rock, questo è quello che fa per voi.