Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:42 min.
Etichetta:20 Buck Spin

Tracklist

  1. THE AZURE EYE
  2. SHROUDED IN CRYSTALS
  3. ENDLESS SYMMETRY
  4. LABYRINTH CHARM
  5. LEVIATATION TOMB
  6. MAZE ENVY
  7. GERYON (THE PLUMMET)

Line up

  • Naraka: bass
  • Daniel Salinas: guitars
  • Alonso Santana: guitars
  • Lord Foul: vocals
  • Aidan Neuner: drums

Voto medio utenti

Tre anni sono passati dal debut album 'Decrepit Flesh Relic', e seppur ciò che risiede nella proposta degli americani Civerous è rimasta pressochè quella, un death/doom asfissiante ma non per questo meno incine a mazzate di rara violenza, c'è anche da dire che con questo nuovo 'Maze Envy', introdotto da un'ottima copertina da parte di Juanjo Castellano, introduce piccole novità qua e là che riescono non solo a non pubblicare un album che potrebbe essere definito fotocopia, ma conseguentemente a rendere ancora più personale il proprio sound. Un passo che, come si sa, può comportare un grande rischio ma anche necessario per cercare di uscire da una safe zone dove l'eccessivo richiamo a band capostipite del genere come My Dying Bride può risultare, alla lunga, fatale. 'Maze Envy', al netto di un solo cambio in lineup, ovvero l'ingresso di Aidan Neuner alla batteria, ha dalla sua infatti il pregio di essere perfettamente inquadrabile nel sound tipico della band, pur distaccandosi dal precedente.

Immagine

[Copryright @Juliet Guzman]

Una maggiore apertura a soluzioni più progressive e di cercare un senso di atmosfera, riconducibile sopratutto nelle due strumentali 'The Azure Eye' e 'Endless Symmetry', ma anche in molti passaggi delle chitarre, e mi viene in mente la bellissima, nella sua furia quasi decadente 'Labyrinth Charm', che riesce a catturare l'ascoltatore come in uno spiraglio dal quale è impossibile fuggire, e col passare del tempo si rimane quasi affascinati nella sua pericolosità. Questo ovviamente non toglie le parti nettamente pù doom/death che possono essere riscontrate ad esempio su 'Shrouded in Crystals', pezzo che nei suoi otto minuti e rotti di durata viene costruito in crescendo, come anche 'Leviatation Tomb', e dove il growl molto gutturale di Lord Foul si sposa alla perfezione con le sonorità che i restanti musicisti tracciano come sottofondo. Chiude poi 'Geryon (The Plummet)', che fra tutte è quella che probabilmente dà il giusto tributo ai My Dying Bride, citati sopra, e che vista perciò in un'ottica di omaggio non sfigura assolutamente.

Aiutato anche da una produzione perfettamente in linea con la musica, 'Maze Envy' è un viaggio nell'inferno che i Civerous hanno costruito appositamente per noi, agonizzante ma dal quale sarete sempre più attratti minuto dopo minuto. Da non perdere per nessuna ragione.
Lost in the maze....

Recensione a cura di Francesco Metelli

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