Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:non disponibile
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. DOWN
  2. HIGH TENSION
  3. ARSON FROM BEYOND
  4. KROMER'S WHISTLE
  5. GUILLOTINE
  6. TYRANT’S CALL
  7. BLASPHEMEOUS RUPTURE
  8. RIP OUT THE ROOTS
  9. DEMONS UNCHAINED

Line up

  • P.K.: bass
  • M.F.: drums
  • M.J.: guitars
  • T.B.: guitars
  • E.M.: vocals

Voto medio utenti

Sporchi, furiosi, rozzi e tremendamente vintage allo stesso tempo. Questo può essere il ritratto, riassunto in poche parole, dei tedeschi Boundless Chaos i quali, a distanza di sette anni dalla loro formazione (e dopo un buon EP nel 2020),pubblicano a metà Gennaio il loro debut 'Sinister Upheaval'. Un disco dove vengono racchiuse tutte le possibile influenze di quel thrash, come detto, più diretto, aggressivo e old school che di più non si può, andando a pescare direttamente, gioco-forza, alla scuola tedesca dei primi Destruction (e sottolineo primi), Kreator e sopratutto Sodom, mischiando un po' il tutto con reminescenze di band come Sarcofago. Il risultato è un lavoro che, nella sua brevità di 35 minuti (il che non è un male), colpisce direttamente in faccia l'ascoltatore con un pugno ben assestato fatto di pura violenza sonora, senza mai una pausa, un momento di calma, introduzioni acustiche o simili.

Attenzione però, questa attitudine on your face non implica che le varie canzoni siano tutte uguali una all'altra, che non si distingua nulla, e che ci si trovi davanti a un muro di riff senza capirne una mazza, tutto il contrario.



Pur mantenendo ben precisa la direzione verso la quale la band vuole puntare, il tutto viene sapientemente mischiato in maniera da passare a pezzi tritatutto ma con un senso logico, con dei ritornelli che pur vomitando odio da tutte le parti, penso a 'High Tension', rimangono coinvolgenti e freschi, merito anche di una produzione magistrale, nitida ma non per questo asettica, rimanendo in quel limbo tra il vintage e il moderno. Le influenze più chiaro, come scritto sopra, sono quelle di Sodom e Kreator di 'Endless Pain', di cui il cantato sgraziato e veloce di Erik Morawetz (qui E.M.) ricorda alla lontana quello di Petrozza di quello specifico album, ascoltare ad esempio 'Guillotine'. Capita poi, durate l'ascolto una 'Rip Out The Roots' che per una prima metà non si abbandona alla velocità senza controllo, ma che poi nella seconda metà prende il via senza freni, e dove l'assolo ad opera della coppia M.J./T.B. suona come una vera e propria discesa agli inferi. Qualche caduta di stile c'è, come nell'iniziale e per nulla eclatante 'Down', e questo può certo scoraggiare, ma l'invito è quello di proseguire e lasciarsi coccolare dalla furia e dalla collera delle varie 'Arson from Beyond', o 'Demons Unchained'.

Un disco che gli amanti del thrash non devono categoricamente farsi sfuggire, e speriamo che la freschezza compositiva dei Boundless Chaos possa affinarsi ancora di più nei prossimi anni. Un'altra sferzata di furia sul medesimo stile, ma ancora migliore, ammetto che non mi dispiacerebbe per nulla.
Recensione a cura di Francesco Metelli

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