Già attivi da due anni abbondanti, i Rage And Fire (di cui il nome già dovrebbe essere da solo tutto un programma sul tipo di musica che si andrà a sentire) arrivano a pubblicare il loro debut album 'The Last Wolf' in questa estate, e vanno ad aggiungersi alla già grande ed espansa lista di band heavy metal classico che hanno riempito, e stanno riempiendo il 2023. Va detto che questo album nello specifico non regala grandissimi sussulti, ci si muove su terreni già esplorati e ben approfonditi, ma il talento dei quattro musicisti qui coinvolti non viene messo in discussione dato che comunque nei quasi 45 minuti di durata, non vi è mai un vero e proprio calo o l'insorgere di un momento di noia dove si pensa 'quand'è che finisce?'.

Tutto scorre abbastanza bene, passando dalle sfuriate di 'Rage And Fire' con un riff battagliero o di 'Tell the Tales (of Medusa)' giocata più su un'atmosfera occulta, ma non per questo malvagia. Il gruppo ogni tanto tira fuori influenze apportate dai Running Wild nelle chitarre, come in '20th Century Man' che, come gran parte dei pezzi presenti, non fa sentire troppo la durata complessiva. Meno di impatto è 'The Summoning', che si gira e rigira su sè stessa non capendo bene dove andare a parare, ma l'ascolto in generale è soddisfacente, dove anche il timbro vocale di Rick Thor, cantante e bassista per l'occasione, è da promuovere seppur non vi sia un particolare carisma dietro o comunque un'interpretazione da segnalare.

A conti fatti comunque parliamo di un debut album, i passi da fare sono ancora abbastanza, ma 'The Last Wolf' è un disco meritevole al quale consiglio comunque di dare un'ascolto, e chissà che fra un po' di tempo non si possa sentir parlare di nuovo dei Rage And Fire, magari con un ispirazione sempre maggiore.