Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:38 min.

Tracklist

  1. ENJOY THE VIOLENCE
  2. D.I.L.L.I.G.A.F.
  3. CREEPING BEAUTY
  4. THE HEX
  5. NAILGUN ROMANCE
  6. DAMN YOUR GOD
  7. IN REGRET
  8. MEAT ON A STICK
  9. LEECH
  10. SKINNING MEDUSA

Line up

  • Fabian Schwarz: all instruments, vocals

Voto medio utenti

Senza non poca sorpresa, riecco i Runamok, una Speed & Thrash band tedesca attiva nei primi anni 2000 quando avevano realizzato ben cinque album e nelle loro fila militavano ex membri di gruppi come Paradox, Fallen 2 Pieces, Final Breath, Tyran' Pace e Stormwitch.
E proprio in occasione di "Dance with the Witches" degli Stormwitch, avevo avuto occasione di incrociare il chitarrista Fabian "Fabs" Schwarz, che oggi ha rispolverato il monicker dei Runamok, dando alla luce il nuovo "The Clown Brigade" a ben tredici anni di distanza dal precedente, "Electric Shock.

A "The Clown Brigade" Fabian Schwarz ci è arrivato da solo, occupandosi di tutto, in questo aiutato dall'esperienza accumulata negli anni, con il solo supporto di Carl Begai che ha curato le liriche, e lo ha fatto mantenendosi fedele ai trascorsi musicale dei Runamok: un sano, articolato e tosto Thrash Metal ispirato da Megadeth e Annihilator, ed anche riproponendo in copertina quell'inquietante clown che era diventata un po' la mascotte della band.
L'accoppiata iniziale "Enjoy the Violence" e "D.I.L.L.I.G.A.F." tiene fede alle aspettative, con la seconda che comunque lascia intravedere qualche influenza a livello ritmico anche da parte dei Testament, e soprattutto mette subito in chiaro tanto la professionalità quanto le qualità messe in campo da Schwarz. Il brano che emerge con maggior spontaneità è la vivace "The Hex", con quei coretti all'antrace e soluzioni meno in debito con le dichiarate fonti d'ispirazione di uno Schwarz qui anche ispirato nel guitarwork, così come nelle prime battute della successiva "Nailgun Romance", episodio che però si rivela un po' fiacco e poi surclassato dalle vorticose e in rapida successione, "Damn Your God" e "In Regret". Non che poi "Meat on a Stick", "Leech" o la conclusiva "Skinning Medusa" siano canzoni indolenti e senza nerbo, tutt'altro, anche loro picchiamo sodo e con mano pesante pur con quella grazia e tecnica che può avere solo chi conosce a fondo la materia.

E come già sottolineato, Fabian Schwarz ha le competenze e tutti i diritti e i titoli per poter dare vita a questa proposta, ma trattandosi di un lavoro prettamente solista, forse si poteva evitare di farlo uscire sotto le insegne dei Runamok, sempre che non sia il preludio di un loro ritorno in grande stile, per quanto al momento non ce ne sia il sentore.

Che sia stato realizzato per puro divertimento (come ribadisce lo stesso Schwarz) o l'inizio di una nuova (l'ennesima) avventura, "The Clown Brigade" resta indubbiamente un ottimo album di "technically skilled old school Thrash Metal". Ad avercene...

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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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