Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:46 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. CAN I HOLD YOU FOR A WHILE
  2. MASQUERADE
  3. NOTHING LEFT TO SAY
  4. VALERIE
  5. HOLD ON
  6. FOR THE REST OF MY LIFE
  7. STAY THE NIGHT
  8. LOVE
  9. CRASH AND BURN
  10. YOU KEEP ME WAITING
  11. STRANGERS

Line up

  • Rob Moratti: vocals
  • Joel Hoekstra: guitars
  • Pete Alpenborg: guitars, keyboards
  • Tony Franklin: bass
  • Felix Borg: drums, percussions, keyboards on track #11

Voto medio utenti

Il passaggio alla Frontiers Music, sempre più “asso pigliatutto” del rock melodico internazionale, ha sicuramente giovato a Rob Moratti e al suo team di lavoro, fotografati in una smagliante forma espressiva in questo “Epical”.
Nessuna “vera” novità dal punto di vista stilistico, ma se rapportato al precedente “Paragon”, il nuovo lavoro solista dell’esperto cantante canadese ostenta una qualità superiore in fatto di efficacia compositiva, pur continuando a muoversi nell’ambito della nobilissima narrazione dell’AOR nordamericano, con numi tutelari da ricercare in quell’empireo dove soggiornano imperituri Journey, Survivor e Refugee.
La voce di Rob, scintillante commistione timbrica tra Steve Perry, Jimi Jamison e Jon Anderson, appare come di consueto adattissima a governare tali suoni così “collaudati”, e questa volta è però necessario rivolgere qualche specifica lode supplementare anche a Felix Borg, Fredrik Bergh, Ulrick Lönnqvist e Pete Alpenborg, splendidi contributori alla scrittura di brani assai emozionanti e coinvolgenti.
Aggiungiamo la consolidata perizia esecutiva di Joel Hoekstra (Whitesnake, TSO, ex-Night Ranger, …) e Tony Franklin (ex- Blue Murder, The Firm, …) ed otteniamo una collezione di frammenti sonori davvero accattivanti, a partire da una “Can I hold you for a while” che sono certo gli estimatori del settore non potranno che apprezzare per la sua vivace e cristallina “classicità” sonora.
Masquerade”, grazie ad un refrain ficcante e alle vette vocali raggiunte da uno scintillante Moratti, è persino meglio, al pari di una “Nothing left to say” che avvolge l’astante in un bozzolo melodico ben noto agli ammiratori di REO Speedwagon e Bad English.
Non è difficile, poi, inserire “Valerie” tra i numerosi momenti di classe dedicati con innato trasporto passionale ad una fanciulla, e anche la successiva “Hold on” può tranquillamente essere inclusa tra i brani che sanno sfruttare ad arte i sacri dogmi dell’AOR.
E sempre a proposito di “tradizione” ben metabolizzata subito dopo arrivano “For the rest of my life”, con il suo languido afflato nostalgico, la vaporosa “Stay the night” e le brillanti “Love” e “Crash and burn”, davvero abili a mettere a frutto con buongusto l’immarcescibile lezione Journey-esca, mentre alle screziature prog di “You keep me waiting” è affidato il compito di infatuare i supporter di certi Yes "commerciali" degli eighties.
Con un altro ritornello e una melodia ad alto coefficiente di contagiosità, le pregiate caratteristiche fondamentali di “Strangers”, “Epical” si congeda dal suo target di riferimento, quel pubblico di rockofili ancora capace di riconoscere l’emozione anche laddove inserita in contesti espressivi di certo non “rivoluzionari” … chiamateci pure “nostalgici”, se volete … non ci offenderemo e continueremo a godere senza turbamenti della musica di artisti di valore come Rob Moratti.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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