Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2022
Durata:40 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. WARRIOR SPEECH
  2. STRANGER
  3. BENEATH THE ICE
  4. LOST WORDS
  5. THE MARKSMAN
  6. THROUGH THE STORM
  7. FALLEN KINGDOM
  8. BEAST WITHIN
  9. BRIDGE TO NOWHERE

Line up

  • André Hanzen: bass, guitars
  • Christian Kriesch: guitars
  • Sascha Heese: vocals, guitars
  • Arne Meinerts: drums
  • Andreas Bauer: bass

Voto medio utenti

Quando parliamo dei tedeschi Unchained Horizon, possiamo dir di tutto, fuorchè che non abbiano avuto esperienza, o anche quello che viene definito rodaggio. Nati nel 2008 sotto il nome di Chains Of Agony, la band ha velocemente cambiato idea neanche un anno dopo, per poi pubblicare uno dopo l'altro tre diversi EP tra il 2011 e il 2013, cominciando a farsi lentamente conoscere. Tre anni dopo vede la luce il loro debut album 'Last Man Standing', un buon disco dalle influenze power/heavy di stampo maideniano ma neanche troppo, godibile ma nulla di eccelso, nulla per cui valesse la pena pensare che questa band sarebbe uscita dal limbo di quelli adittati come 'bravi, ma passiamo ad altro'.

Ed invece va detto che con questo nuovo 'Fallen Kingdom', tolta la copertina da videogame degli anni 2000', riesce finalmente ad ergersi. Una produzione chiara, potente, roboante, con 9 pezzi (il numero ideale per quanto mi riguarda), una durata complessiva nella norma, e un gruppo ispiratissimo nel songwriting. Ma andiamo nel dettaglio.

Immagine


Inanzitutto dobbiamo dire come gli Unchained Horizon puntino molto, in questa occasione, sul fattore epicità che è sicuramente un fattore sul quale questi ultimi hanno giocato molto, basti sentire la bellissima 'Beneath The Ice', mentre ascoltando ad esempio una 'Beast Within' sfido chiunque a non sentirci echi di Maiden post 'Brave New World'. Copiare dai grandi dunque, ma attenzione non risultando per questo fastidiosi o noiosi, anzi, dando vita a un ottimo crescendo grazie anche alla voce flessibile e molto espressiva di Sascha Heese. Nessune inutili lungaggini, quando si hanno davanti canzoni dannatamnte coinvolgenti come 'Stranger', o la conclusiva e tiratissima 'Bridge To Nowhere', pezzo dove la band non stacca un secondo il piede dall'acceleratore, mentre è solo sulla parte centrale che si sente un po' di debolezza, come nella strumentale 'Lost Words', non pessima ci mancherebbe, ma che manca di quel guizzo che invece è presente nel resto del full lenght.

Tolta questa piccola caduta, 'Fallen Kingdom' è un disco che consiglio vivamente a tutti gli amanti del genere, e che pur essendo ormai quasi arrivati alla fine dell'anno merita comunque di esser messo in lizza per un eventuale top di fine 2022, e chissà...magari nel loro prossimo lavoro, gli Unchained Horizon sapranno fare il definitivo colpaccio.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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