Obituary - Slowly We Rot - Live and Rotting

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:53 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. INTERNAL BLEEDING
  3. GODLY BEINGS
  4. TIL DEATH
  5. IMMORTAL VISIONS
  6. GATES TO HELL
  7. WORDS OF EVIL
  8. SUFFOCATION
  9. INTOXICATED
  10. DEADLY INTENTIONS
  11. BLOODSOAKED
  12. STINKUPUSS
  13. SLOWLY WE ROT
  14. REDNECK STOMP
  15. DETHRONED EMPEROR (CELTIC FROST COVER)
  16. A DYING WORLD

Line up

  • Donald Tardy: Drums
  • Trevor Peres: Guitars (rhythm)
  • John Tardy: Vocals
  • Terry Butler: Bass
  • Kenny Andrews: Guitars (lead)

Voto medio utenti

E’ tempo di festeggiamenti in casa Obituary. La storica band floridiana ha pensato bene di rilasciare ben due speciali live commemorativi di quelli che non sono solo due grandi album, bensì due pietre angolari del Death Metal. “Slowly we rot” e “Cause of death” – qui riproposti con il titolo “Slowly we rot – live and rotting” e “Cause of death – life infection” - sono ascolti obbligati per tutti coloro che si approcciano al genere, fonte di ispirazione per un numero incalcolabile di band estreme in tutto il mondo, lavori che non hanno perso un grammo di “marciume” a tre decadi dall’uscita.

Entrambi i lavori vengono riproposti integralmente in sede live e, fra le varie versioni disponibili per l’acquisto, la più interessante rimane il bundle comprensivo del “classico” dvd/blu-ray che riporta i filmati degli show nei quali le riprese effettuate da Lief Thomason ben rendono alla perfezione la bravura e l’attitudine live del quartetto statunitense la cui intensità è ben nota da coloro che hanno avuto la possibilità di vederli in azione negli anni.

C’è subito da dire che In entrambi gli show la band appare tirata a lucido trasmettendo ottime sensazioni. Pur conoscendo le canzoni a memoria, pur avendo visto la band numerose volte nel corso dei decenni, mi è risultato impossibile rimanere impassibile all’attacco di “Chopped in half” o di “Intoxicated” – giusto per citare due brani da entrambi i lavori – e non ho dubbi che chiunque ami gli Obituary farà altrettanto, assaporando con piacere ogni passaggio, ogni riff, nonché l’inconfondibile cantato di John Tardy.

Per “allungare” il minutaggio, ad ogni lavoro è stata aggiunta una manciata di brani in più così che si possa raggiungere agilmente i sessanta minuti di ascolto. In “Cause of death – life infection” troviamo “Streight to hell”, “Threatening skies”, “By the light” e “I’m in pain”, mentre “Slowly we rot – live and rotting” contiene “Redneck stomp”, la cover dei Celtic Frost “Dethroned emperor” e “A dying world” (l’ultimo inedito della band pubblicato dalla band come singolo nel 2019).

Dando per scontato che i die-hard fan degli Obituary faranno propri entrami i lavori, Slowly we rot – live and rotting” e “Cause of death – life infection” rimangono altrettanto validi per chi non ha avuto l’opportunità di vederli all’opera live e vuole passare un paio d’ore in compagnia di sano e puro death metal fumante.

In attesa di un prossimo lavoro in studio, un antipasto gustoso.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.