Inglorious - MMXXI Live At The Phoenix

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:48 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. SHE WON’T LET YOU GO
  2. MESSIAH
  3. BREAKAWAY
  4. WHERE ARE YOU NOW?
  5. READ ALL ABOUT IT
  6. BARRACUDA
  7. HOLY WATER
  8. HE WILL PROVIDE
  9. I DON’T NEED YOUR LOVING
  10. WE WILL RIDE
  11. UNTIL I DIE

Line up

  • Nathan James: vocals
  • Danny De La Cruz: guitar
  • Dan Stevens: guitar
  • Vinnie Colla: bass
  • Phil Beaver: drums, percussion

Voto medio utenti

Gli Inglorious sono uno dei migliori gruppi hard-rock del terzo millennio.
Una premessa perentoria sostenuta, oltre che da una mera questione di “gusto personale”, da diversi fattori tangibili … dotazioni tecniche di livello superiore, solide basi culturali, talento innato e un (brillante) percorso espressivo che si è sviluppato in maniera equilibrata e consistente, senza “bruciare le tappe”, come invece spesso accade a tante sedicenti new sensations.
In quest’ottica, anche il live album arriva al momento giusto, dopo quattro dischi in studio e una godibilissima raccolta di cover, dedicata all’universo femminile del rock (dalla quale qui viene recuperata la leggendaria “Barracuda”).
Insomma, un gruppo, dalle qualità “speciali” e dalla sensibilità spiccata, capitanato da un cantante formidabile, quel Nathan James assolutamente degno dei grandi Maestri della fonazione modulata, da Gillan fino a Cornell, passando per Coverdale e Rodgers.
Sottolineando come anche gli altri membri della band siano tutt’altro che comprimari (per immediate referenze ascoltate la prestazione di Dan Stevens nell’intensissima “prova d’insieme” “Holy water”), non rimane che godersi appieno a questo “MMXXI Live At The Phoenix” (registrato nel settembre 2021 all’Exeter Phoenix, nel Regno Unito), una dirompente selezione di fenomenali e brucianti frammenti di “rock duro”, alimentati dalla “tradizione” del genere, ma mai, e dico MAI, fastidiosamente allineati agli inflazionati stereotipi del settore, intrisi come sono di vitalità, tensione emotiva e buongusto.
Aggiungete l’energia e la voglia di “spaccare” di un gruppo costretto all’inattività sui palchi dalla sciagurata pandemia ed otterrete un’opera altamente consigliabile, da inserire senza indugi in una discografia impeccabile, che merita di essere posseduta e consumata dalla prima all’ultima nota da tutti quelli che confidano ancora nell’immortalità del Rock n’ Roll.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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