Firehouse (IT) - The Story Of Italian A.O.R. Band 1987-1994

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:73 min.
Etichetta:Music for the Masses

Tracklist

  1. OVERTURE 987
  2. THE SECRET OF THE SKY
  3. OPEN YOUR WALL
  4. WAY OUT FOR FREEDOM
  5. PRAY
  6. TIME TO FLY
  7. DREAMING BLACK
  8. BREAK THE BONDS
  9. THE DAY OF YOUR POWER
  10. HOUSE OF THE FIRE
  11. THIS IS MY LIFE
  12. I NEED THE FIRE
  13. CALLING YOUR NAME
  14. IN MY EYES
  15. STRIKING
  16. RUNNING INTO DANGER
  17. THE PRINCE OF DARKNESS
  18. LABYRINTH
  19. A DREAM AGAIN
  20. STONEWORK
  21. FLY BY NIGHT
  22. THE COLOUR OF YOUR KISS

Line up

  • Enzo Caruso: vocals, keyboards
  • Frank Caruso: guitars
  • Corrado Ciceri: drums
  • Marco Panzardi: bass
  • Giuliano Airaghi: keyboards
  • Paola Casalini: bass
  • Gianluca Scollo: drums

Voto medio utenti

The secret of the sky” … un titolo quasi “profetico”, giacché i lombardi Firehouse sono stati per molto tempo uno dei “segreti” meglio custoditi di quel “firmamento” di stelle più o meno brillanti che hanno affollato negli anni ottanta / novanta il rockrama italico, spesso fagocitate dal “buco nero” del pregiudizio, dei mezzi limitati, dell’ingenuità e dell’approssimazione.
E, nello specifico, parliamo di un astro piuttosto sfavillante, giunto agli “onori della cronaca” dopo un misterioso demo in condivisione con gli svizzeri White Sensation e autori di un albo di debutto eponimo (pubblicato nel 1988, il quale riprendeva i quattro brani della suddetta cassetta dimostrativa) suonato egregiamente, prodotto e registrato in maniera piuttosto professionale, pieno di canzoni davvero efficaci fin dal primo contatto.
Il “mistero” del perché tutto questo non fu sufficiente a garantire al gruppo la meritata notorietà s’infittisce, dunque, ulteriormente … il genere proposto - un hard melodico con influssi pomp - l’impossibilità di esibirsi con continuità dal vivo, la nascita e il successo dei Firehouse americani a creare “confusione” … è difficile oggi stabilire con precisione i motivi che hanno consegnato “Firehouse” allo status di “cult-album”, ruolo gratificante solo per i pochi che sono stati in grado di apprezzare quei dieci frammenti (più intro) di splendida musica ispirata da Van Halen, Rainbow, Europe, Dokken e Scorpions.
Alimentato dalla voce espressiva di Enzo Caruso e dalla chitarra sensibile e virtuosa del fratello Frank il programma irrompe nei padiglioni auricolari degli appassionati del settore con il riff tagliente della già citata “The secret of the sky”, sviluppato poi attraverso una melodia contagiosa e un ritornello vischioso.
La magniloquente “Open your wall”, lo spumeggiante carattere anthemico di “Way out for freedom” e "Dreaming black” e le pulsazioni frenetiche di “Break the bonds” aggiungono altre imponenti scosse sensoriali, favorite anche dal romanticismo non stucchevole della pianistica “Pray” e dalla passionalità della formidabile “The day of your power”, in cui affiorano suggestivi influssi prog.
La band deve a questo punto far fronte a problematiche professionali e personali che la allontanano dalle scene, e quasi a “sorpresa”, nel 1994, arriva “Labyrinth”, un disco che, in un momento non particolarmente ricettivo per questi suoni, propone fatalmente una versione maggiormente “consapevole” dei Firehouse, impegnati a rendere ancora più consistente la loro interpretazione dei dogmi del class-metal, ottimamente rappresentata da gioiellini come “I need the fire”, "Striking” e “Fly by night”, mentre a “Calling your name”, “Running into danger” e all’afflato epico della title-track dell’opera è affidato il compito di attrarre al contempo i sostenitori di Y. J. Malmsteen e Rainbow.
A dream again” esalta l’animo progressivo di una formazione capace, con “The colour of your kiss”, di ammiccare con un certo buongusto alla solarità dell’AOR yankee, lasciando ben sperare per dei futuri passi artistici che, ahimè, non si concretizzeranno mai (se non, in ambiti espressivi diversi, nelle nuove esperienze musicali targate Arachnes e Thunder Rising).
In un’epoca in cui il “recupero storico” è ormai talmente diffuso da non essere sempre pienamente giustificato, il lavoro di riscoperta della Music for the Masses, che decide di offrire in una sontuosa versione rimasterizzata l’intera discografia dei Firehouse, è pertanto da annoverare tra le encomiabili operazioni di valorizzazione di un patrimonio sonoro che rischiava di rimanere confinato nei ricordi di qualche (attempatello …) indagatore dello chic-rockergo, sia che vogliate rinfrescare la memoria e sia che siate interessati ad ampliare le vostre conoscenze, non fatevi mancare “The story of Italian A.O.R. band 1987-1994”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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