Copertina 7

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2002
Durata:18 min.

Tracklist

  1. STONE GAZED
  2. THE CHANT
  3. WAVESPELL
  4. ENGRAVED IN ETERNITY

Line up

  • Rodolfo Rolando: drums
  • Alessio Previde Massara: bass
  • Claudio Passeri: vocals
  • Federico Lino: guitars
  • Filippo Dendena: guitars

Voto medio utenti

Pacchi come quello promozionale di "Endternity" fanno la gioia di ogni recensore che aspetti ogni mese con le manine pacioccose la sua dose di demo da ascoltare, gustare e giudicare! Una cura maniacale per i particolari con l'obiettivo di cercare di rendere la prima impressione più piacevole possibile, e devo ammettere che in questo gli Apeiron hanno fatto davvero un ottimo lavoro: un bel logo, una copertina non amatoriale e soprattutto un intero cd-r a parte contenente biografia, sito internet e foto del gruppo!! Cosa voglio di più? Un lucano? Naaaa grazie, preferisco inserire di corsa questo demo nel lettore, essendo le premesse così... promettenti! La professionalità e la cura con cui il cd è stato confezionato comprende anche la parte più prettamente musicale, con una registrazione che seppur non ottima riesce comunque ad essere quasi sempre chiara e piacevole. E le canzoni? Anche queste non sono niente male, ma qui il discorso si fa un pò più complesso. Gli Apeiron suonano come i vecchi Dark Tranquillity, quei mostri di tecnica e di intelligenza che nella prima metà degli anni '90 stupirono l'Europa intera con i loro capolavori "Skydancer" e "The Gallery". L'influenza DT è udibile soprattutto nella prima traccia in cui i nostri cinque strumentisti fanno di tutto per assomigliare agli svedesi, con improvvisi cambi di tempo, accelerazioni repentine e una tecnica non indifferente. Proprio sulla tecnica mi piacerebbe aprire una piccola parentesi: gli Apeiron sono tutti molto bravi a suonare, ma quello che mi ha stupito particolarmente è che la loro abilità non ci viene sbattuta sotto il naso in forma di lunghissimi assoli secondo la filosofia del "ci-butto-dentro-più-note-che-posso-nel-minor-tempo", bensì si esprime grazie a brevissimi riff in cui le chitarre si intrecciano perfettamente, il basso si inserisce prepotentemente reggendo la ritmica o diventando a volte praticamente una terza chitarra e la batteria riesce ad essere precisa e puntuale, senza strafare. Gli unici difettucci stanno nella prestazione vocale, troppo piatta e monocorde nei momenti più aggressivi, ma che guadagna però qualche punto nelle parti più melodiche, e date le frequenti aperture degli Apeiron a momenti più liquidi e rilassati credo che sia comunque un buon punto di partenza per cercare di migliorare anche sotto quest'aspetto. Il mio consiglio è quello di cercare di non strafare, di non allungare troppo le canzoni cercando di farle diventare un calderone di riff infilati dentro a forza, anche se non legano bene tra loro. Le vostre canzoni mostrano già di essere quasi perfette, ma ora è il momento di perfezionare il songwriting e un errore come quello che vi ho scritto sopra potrebbe anche vanificare tutti gli sforzi che avete fatto finora.
Nel frattempo vi auguro un buon lavoro, e cosa posso dirvi...?
Mi sono divertito molto ad ascoltare il vostro "Endternity"!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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