Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:40 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. WORLDS OF HORROR
  2. DARK ARENA
  3. ANNUNAKI ARISE
  4. DAMNATION WITHIN
  5. BITE THE BULLET
  6. KILL PROCEDURE
  7. SACRED RITE
  8. DESTINY BRIDGE
  9. ABANDONED

Line up

  • Juan Ricardo: vocals
  • Paul Konjicija: guitars, bass
  • Noah Buchanan: drums, keyboards

Voto medio utenti

La storia dei Dark Arena risale alla metà degli anni '90, quando ancora si chiamavano Arena, e nelle loro fila passò anche Tim "Ripper" Owens, anche se non prese parte alla loro prima uscita discografica, l'EP "Arena" uscito nel 2000, quando alla voce c'era già quel Juan Ricardo che ritroviamo ora su "Worlds of Horror", il quarto album per la formazione statunitense.

Purtroppo, la prima cosa che dobbiamo segnalare è come il musicista che sin dagli esordi è stato sempre il leader del gruppo, Paul Konjicija, sia venuto a mancare nel 2019. Infatti, "Worlds of Horror" era già stato completato l'anno precedente, e solo ora vede la luce grazie alla Pure Steel Records, rendendo omaggio allo sfortunato chitarrista, ma anche il giusto merito a quaranta minuti di un riuscito blend di Heavy & Thrash con una stimolante spazzolata di Progressive Metal, lungo turbinii musicali dove il chitarrismo tagliente e talvolta quasi isterico di Paul Konjicija lascia sempre il segno, sia nel riffing sia in fase solista.

Sin dalla titletrack, che ha il compito di presentarci questi "Mondi di Orrore", è subito evidente la devozione verso lo US Speed Metal, sulla scia di gruppi come Seven Witches, Vicious Rumors o Helstar, ma anche con qualche interessante variazione sul tema che mi ha fatto pensare ai Watchtower e ai Nevermore. Ricardo (Wretch, Sunless Sky, Attaxe) è un più che valido cantante, direi più vicino a James Rivera che al compianto Warrel Dane, e lo dimostra nei vortici spaziali (ma non è solo per questo che mi sono venuti in mente gli Agent Steel) di "Annunaki Arise", nelle bordate di "Bite the Bullet" e "Sacred Rite" ma anche nei cupi arpeggi della teatrale conclusiva (tra i primi Annihilator e King Diamond) "Abandoned".

Nel frattempo, la formazione dei Dark Arena si è poi letteralmente rivoluzionata, con l'abbandono anche da parte di Ricardo, e pertanto questo "Worlds of Horror" rimarrà una realizzazione a se stante e forse nemmeno pubblicata in quella che sarebbe dovuta essere la sua forma definitiva, ma seppur così fosse, già in queste vesti merita tutta la nostra attenzione e approvazione.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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