Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:18 min.
Etichetta:Electric Valley Records

Tracklist

  1. EVIL WOMAN
  2. MESSIANISM
  3. EL RATA

Line up

  • Kyriacos Frangoulis: vocals
  • Pavlos Demetriou: lead guitar
  • Nicky Ray: rhythm guitar
  • Andreas Aristides: bass
  • Kotsios Demetriades: drums

Voto medio utenti

Dopo il buon successo dell'album "Aphasia", uscito lo scorso anno, i rockers ciprioti Stonus ci presentano un Ep tre tracce, sempre per la Electric Valley Records.

Come avevo sottolineato nella recensione del lavoro precedente, i ragazzi di Nicosia producono uno stoner che origina dai Kyuss per estendersi verso interpretazioni più moderne, vedi Nightstalker o Red Fang. La formazione mediterranea si esprime con grande energia e buona fantasia, magari non brilla per soluzioni originalissime ma compensa con grinta ed attributi. Molto solidi nel groove, abili sia nel garantire sufficiente orecchiabilità che nello spaziare verso aperture psych molto Magnetiane, sensazione alimentata dalla voce di Kyriacos Frangoulis che pare un incrocio tra Wyndorf e Argy dei Nightstalker.
I tre brani di questo Ep mostrano aspetti diversi del sound del quintetto.
"Evil woman" è una gran botta di raw-energy alla maniera di Dozer, Lowrider, Greenleaf, ecc. Canzone rude e diretta, sostenuta da un ritmo teso ed incalzante, con un rallentamento centrale che prelude alla ripartenza da scapocciamento ed agli assoli turbinosi. Roba molto hard'n'heavy, ottima per i live.
"Messianism" ha un taglio più kyussiano e fumoso, con i tempi che si dilatano pur mantenendo passaggi assai robusti e turgidi. Pezzo maturo, corposo, ricco di sfumature strumentali e vocali, che testimonia il costante processo di crescita di questa band. Uno stoner-psych di quantità e qualità, che ci permette di collocare gli Stonus tra i nomi emergenti della leva più recente.
"El rata" spinge ulteriormente verso un desert tossico ed alterato, decisamente trasversale. C'è lo stoner, il grunge, la psichedelia, mischiati insieme in un percorso aspro e tagliente. Nella seconda parte si colgono echi dei Monster Magnet più acidi, raggrumati intorno ad una ritmica pesante ed ossessiva. Per chi ama i sapori forti, l'episodio più stordente del lavoro.
Lavoro breve, ma sostanzioso. Gli Stonus continuano a migliorare, alimentando l'attesa per il prossimo full-length.

Gruppo da seguire con fiducia.

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