Exorcist - Nightmare Theatre (Reissue)

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:43 min.
Etichetta:High Roller Records
Distribuzione:Soulfood

Tracklist

  1. BLACK MASS
  2. THE INVOCATION
  3. BURNT OFFERINGS
  4. THE HEX
  5. POSSESSED
  6. CALL FOR THE EXORCIST
  7. DEATH BY BEWITCHMENT
  8. THE TRIAL
  9. EXECUTION OF THE WITCHES
  10. CONSUMING FLAMES OF REDEMPTION
  11. MEGAWATT MAYHEM
  12. RIDING TO HELL
  13. QUEEN OF THE DEAD
  14. LUCIFER'S LAMENT
  15. THE BANISHMENT
  16. SPIN YOUR HEAD AROUND BACKWARDS

Line up

  • Jamie Locke: bass
  • Geoff Fontaine: drums
  • Damien Rath: vocals, bass, keyboards
  • Marc Dorian: guitars, bass

Voto medio utenti

Se dico “Noble Savage”, sono abbastanza sicuro che tutti gli amanti dell’Epic Metal sapranno sicuramente a cosa mi riferisco, ovvero a quel gioiellino musicale pubblicato dai Virgin Steele nel lontano 1985. Ma se dovessi dirvi “Nightmare Theatre” degli Exorcist? Penso che veramente in pochi si ricorderanno di questo progetto, messo su da David Defeis in persona, poco dopo l’abbandono di Jack Starr dalla band.

Infatti, quando nel 1984 quest'ultimo lasciò il gruppo per discordie sulla via musicale da prendere, pensò di portare in tribunale Defeis per decidere chi fra i due avesse il diritto di usare il monicker per le pubblicazioni future. Il risultato ovviamente lo sappiamo tutti, ma ciò che è interessante è il fatto che Defeis decise di non starsene con le mani in mano durante questa contesa burocratica, e assieme ad Edward Pursino, entrato da poco in collaborazione con il cantante statunitense, fondò una band chiamata Exorcist e pubblicò “Nightmare Theatre” nel 1986, un anno dopo la release di "Noble Savage". Quello che colpisce soprattutto, è la scelta di non usare i veri nomi dei musicisti, ma nasconderli dietro pseudonimi abbastanza discutibili come Marc Dorian o Damien Rath. Lo stesso Defeis negli anni seguenti affermerà che di “Nightmare Theatre” si occupò solo della produzione, ignorando chi fossero i ragazzi responsabili della musica, ma nell’ascolto penso lo smascheramento venga da sé in maniera anche molto intuitiva.

Nonostante lo stile musicale degli Exorcist sia lontano anni luce da quello più raffinato e pieno di pathos dei Virgin Steele, essendo più orientato a una sorta di Black/Speed Metal primordiale, ci sono alcuni marchi di fabbrica che non riescono a nascondere la vera identità dei musicisti dietro i nomignoli finti della lineup.

Prendiamo “Burnt Offerings”, che sembra uscita direttamente da una b-side di “Black Metal” dei Venom, dove però lo stile vocale di Defeis è altamente riconoscibile, seppur nascosto dietro continue tonalità basse e ruggiti. ”Possessed” continua sulla stessa linea, e assieme a “Riding To Hell” sembra di star a sentire come un fratello gemello di “Power From Hell” degli Onslaught, con riff al limite del Thrash ed assoli in perfetta linea con quelli del genere che da lì a poco sarebbe emerso in tutta la sua potenza.

Per chi conosce invece a menadito la carriera dei Virgin Steele, riconoscerà in “Call From The Exorcist” un pezzo molto famoso della band americana. Parlo di “Fire Of Ecstasy”, presente sul secondo atto di “The House of Atreus” del 1999, che ricalca in maniera chirurgica l’andazzo di quella canzone. Andazzo che è presenta ancora in “Black Mass” e “Queen Of The Dead”, questi presenti invece sull’penultimo lavoro di inediti dei VS, “Nocturnes Of Hellfire & Damnation” del 2015. Curioso che Defeis, proprio in quell’anno ammise che i pezzi di “Nocturnes…” sarebbero stati completamente inediti, quando invece quelli presenti su “Nightmare Theatre” sembrano proprio gli stessi e, lasciatemelo dire, registrati anche meglio. Chi ha ascoltato “Nocturnes..” capirà sicuramente cosa voglio dire. L’intero songwriting che gira attorno a “Nightmare Theatre” è composto da demoni, streghe, possessioni e quant’altro, che sembra perciò prendere ispirazione dagli album dei Mercyful Fate.

Quella degli Exorcist è perciò una storia tanto corta, quanto interessante. La reissue di “Nightmare Theatre” però, è un occasione per poter rispolverare un lato della band di Defeis e soci che non si immaginava di poter sentire, e che è rimasta all’oscuro probabilmente per fin troppo tempo.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 mag 2021 alle 11:16

Fondamentalmente nulla, tranne per l'ultimo pezzo Spin Your Head Around Backwards che è non è propriamente un pezzo, ma un'accozzaglia di voci e rumori di sottofondo, un qualcosa di "creepy" diciamo (:

Inserito il 16 mag 2021 alle 10:28

Cosa cambia tra le 3 versioni presenti in questi 2 CD?

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