Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:62 min.
Etichetta:Pride & Joy Music
Distribuzione:Neecee Agency

Tracklist

  1. AWAKENING PRELUDE
  2. GATES OF TOMORROW
  3. HUMAN CHANGE
  4. SOUL REDEMPTION
  5. NEVER GIVE UP
  6. MEMORIES OF YOU
  7. THE DYING LIGHT
  8. RAGE
  9. OVER AND OVER
  10. BEFORE THE LAW
  11. WISH
  12. DEFYING GRAVITY
  13. HERO OF THE NEW WORLD
  14. INVICTUS
  15. SOUL REDEMPTION – DEEP VERSION

Line up

  • Ivan Adami: vocals
  • Riccardo Toni: guitar
  • Gabriele Sarti: keyboards
  • Daniele Morini: bass
  • Luca Giacopini: drums

Voto medio utenti

Debutto sotto Pride & Joy Music per gli italiani Stranger Vision, combo nuovo di zecca proveniente dal modenese, alle prese con un heavy/power dalle tematiche molto "umanistiche", come essi stessi raccontano nelle liner notes.

"Poetica" ci offre ben 15 tracce, anche se abbiamo un paio di intro/intermezzi e una 'rivisitazione' della stessa traccia in due arrangiamenti molto diversi (interessante); i brani sono potenti e melodici allo stesso tempo, e la voce graffiante di Ivan Adami ben si lega con composizioni potenti, al netto del fatto che i brani siano un po' altalenanti nella qualità. Mi spiego: molte tracce tendono a non avere quel guizzo, quel 'quid' in più che le rende memorabili, rendendo l'ascolto sì piacevole, ma tendenzialmente ripetitivo; l'album scorre via innocuo, senza grandi esplosioni ma sicuramente senza particolari cadute di tono; se dovessi indicarvi quelle due-tre tracce che mi sono rimaste impresse, forse citerei "Hero of the New World" dal bel riffone, "Rage" che mi fa un po' Gamma Ray, la suddetta "Soul Redemption" che ho apprezzato in entrambe le versioni.

Rimane comunque un album godibile, seppur migliorabile (a mio parere) proprio in fase di scrittura, visto che il resto è tutto al suo posto, dal mixing e la ripresa di (quasi) tutto fatta ai Domination Studios, alla copertina di Alessandro Conti, ai special guests come Zachary Stevens, lo stesso Alessandro Conti, Alessia Scolletti (Temperance), Fabio Dessi (Hollow Haze, Arthemis) e Guido Benedetti (Trick Or Treat).

Qui non è questione di come, ma di cosa, e sono sicuro che ci sono ampi margini di miglioramento, e che gli Stranger Vision saranno fare tesoro delle esperienze per affinare le armi e proporci ancora tanta bella musica.




Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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