FØG - La niebla de las ánimas

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:48 min.
Etichetta:Australis Records

Tracklist

  1. OSCURA NIEBLA DE LAS áNIMAS
  2. DESTIERRO
  3. CONTEMPLACIóN
  4. GLORIA Y LáSTIMA
  5. AYüN
  6. EL SILENCIO DE TU CONDENA
  7. ETERNO SENTIR

Line up

  • Juan Escobar: Bass, Vocals
  • Juan Alcaíno: Drums, Guitars

Voto medio utenti

Seconda tappa nel catalogo della Australis Records, l’etichetta cilena ci offre la possibilità di affacciarci al mondo dei FØG, duo proveniente dal paese andino che attinge a diverse fonti – pardon generi – che spaziano dal death melodico e decadente, al doom giungendo fino al black depressivo per creare un proprio cocktail musicale dalle tonalità introspettive e crepuscolari.

“La niebla de las ánimas” presenta quindi elementi già conosciuti al pubblico che è già avvezzo a questo tipo di sonorità, dall’alternanza fra vocals clean e growl, all’utilizzo di archi per le parti più intense (la scuola inglese degli anni 90 è ormai diventata un riferimento obbligatorio) in contrapposizione di quelle più tirate e con la “novità” (almeno per me) della scelta dello spagnolo sudamericano per le liriche, idioma che ben si accompagna alla musica del duo.

Nel complesso, l’album è di buona fattura anche se la titeltrack fatica un poco a carburare e a farci entrare nel mondo cantato dai FØG, ma già con la seconda traccia “Destrierro” il livello si alza: la composizione è ben strutturata, con un attento bilanciamento fra i movimenti che la costituiscono accompagnando con mano ferma, ma allo stesso tempo delicata, l’ascoltatore.
La successiva “Contemplación” parte aggressiva in maniera un po’ prevedibile, ma si risolleva prepotentemente con il bridge malinconico in cui gli archi la fanno da padrone con le loro tonalità decadenti. Uno dei punti di forza del disco.

I restanti pezzi di “La niebla de las ánimas” continuano a scavare e ad analizzare le emozioni più intime dell’animo umano, dalla solitudine alla contemplazione, purtroppo con qualche pausa di troppo, fino a giungere al brano posto in chiusura “Eterno sentir” che, con un abile colpo di coda, riaccende l’interesse.

I FØG costituiranno una piacevole sorpresa per gli amanti delle sonorità più introverse della nostra musica preferita.

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