Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:non disponibile
Etichetta:Beton Kopf
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MAIDEN
  2. CHURIST CHURIST
  3. DON'T GO
  4. EVOKE
  5. TOMB
  6. HOLD
  7. KROLOK
  8. BREATHE
  9. RUSH
  10. PERDITION
  11. OBSESSIÓ

Line up

  • Rudy Ratzinger: vocals, keyboards
  • Jane: vocals

Voto medio utenti

Davvero non capisco perché alcune etichette scelgono di mandare in giro cd promozionali che contengono solo alcuni frammenti di canzoni (come nel caso di questo nuovo disco degli Wumpscut): così facendo si buttano letteralmente la zappa sui piedi, perché è chiaro che dare un'idea parziale del contenuto di un lavoro non può che essere controproducente, e in certi casi addirittura fuorviante. Detto questo passiamo alla recensione vera e propria, che tra l'altro riguarda proprio una di quelle band che, pur avendo sempre proposto musica elettronica, è molto apprezzata anche dai metallari. Sarà che, specie in passato, l'harsh-electro di Rudy Ratzinger è stata sinonimo di ruvidezza e aggressività, ma essa è riuscita ad attirare un pubblico davvero molto vasto e anche parecchio vario. Album come "Bunkertor 7" (1995) e "Embryodead" (1997) hanno dimostrato che un certo tipo di sonorità "sintetiche" possono arrivare ad avere la stessa energia e potenza del rock o del metal, e sono da considerare come veri e propri capolavori del genere al quale appartengono. Essi comunque non contengono soltanto pezzi velocissimi e "cattivi", ma anche episodi più lenti e atmosferici, che con i primi hanno in comune il fatto di essere estremamente oscuri e opprimenti. Il problema è che con il passare degli anni RR ha perso un po' di colpi, nel senso che la furia rabbiosa che scaturiva da brani come "War" o "Black death" è andata attenuandosi e ha lasciato il posto a un sound piacevole, ma un po' standardizzato. Purtroppo anche questo "Evoke" non riesce a cambiare tale situazione, perché le canzoni che include sono abbastanza scialbe e non hanno quell'impatto devastante che, in un certo senso, si potrebbe "pretendere" da un cd del manipolatore di suoni tedesco. L'iniziale "Maiden" è una lenta cantilena che sembra quasi una versione electro di un pezzo di Hagalaz Runedance (!!), mentre la successiva "Churist churist" dà qualche (falsa) speranza perché è caratterizzata da un numero di bpm piuttosto alto. Peccato però che il terzo brano sia un brutto esempio di simil-synthpop da classifica, e che anche le due/tre tracce che seguono, pur non essendo da buttar via, non dicano molto di nuovo. Le cose vanno un po' meglio con "Breathe", "Rush" e "Perdition", ma il disco va a chiudersi con una canzone inutile come "Obsessió", che certo non serve a risollevarne le sorti. In generale di momenti "dinamici" ce ne sono davvero pochi, ma ciò che è peggio è che tutti gli altri sono terribilmente scontati e non aggiungono nulla a ciò che già si sapeva sugli Wumpscut. Un album da sconsigliare insomma, che non fa ben sperare sulle future evoluzioni del sound di questa band...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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