Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:70 min.
Etichetta:Limb
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ALL IN THE NAME OF FIRE
  2. TEMPLE OF THE EARTH
  3. DON’T PAY THE FERRYMAN
  4. I AIN'T NO HERO
  5. HEADFIRST INTO DISASTER
  6. STARDAWN
  7. CRYSTAL STONE ISLAND (WARPATH PT. II)
  8. HELP ME THROUGH THE STORM
  9. SHADOWHALL

Line up

  • Carsten Schulz: vocals
  • Axel Ritt: guitars
  • Erdmann Lange: keyboards
  • Jochen Mayer: bass
  • Stefan Köllner: drums

Voto medio utenti

Vent'anni d’attività per questa formazione tedesca che, guidata negli anni dal chitarrista Axel Ritt, ha saputo sempre rinnovare la propria proposta musicale, passando da un classico Hard Rock a soluzioni che si sono fatte sempre più complesse ed eterogenee, guardando allo stesso tempo al Power Metal ed a soluzioni Prog e sinfoniche, con discreti risultati.
Credo che la miglior dimostrazione di quando appena affermato sia la conclusiva "Shadowhall", una lunga e complessa suite di 25 minuti che si divide in 7 capitoli che i Domain smazzano con abilità, spaziando dalle sonorità classiche ad altre influenzate dal progressive rock ma anche dal metal neoclassico e sinfonico.
Per quello che invece riguarda le altre composizioni, non tutte racchiudono allo stesso modo le diverse anime del gruppo tedesco. Ci sono, infatti, quelle decisamente orientate all'Hard Rock (le seventies "Headfirst into Desaster" e "Help Me Through the Storm"), altre che hanno un taglio maggiormente pomposo e sofisticato ("Temple of the Earth" e la titletrack), melodico (l'insipida "Ain't No Hero") o power oriented (la brillante opener "All in the Name of Fire" e la veloce "Crystal Stone Island"). Gradevole poi l'energico rifacimento di "Don’t Pay the Ferryman", brano di Chris DeBurgh. Sempre e comunque con la chitarra di Axel Ritt in primo piano, ben sorretta dalle tastiere di Erdmann Lange, ma ovviamente anche dalla sezione ritmica (composta da Jochen Mayer e Stefan Köllner) e al microfono dal bravo Carsten Schulz.
Da segnalare anche qui la "solita" copertina con tanto di piramidi egizie... le atmosfere dello "Stargate" di Roland Emmerich hanno colpito ancora!

PS. E' notizia dell'ultima ora l'uscita dal gruppo del cantante Carsten Schulz e del bassista Jochen Mayer, sostituiti rispettivamente da Chity Somapala (Firewind, Moonlight Agony, Avalon, Faro, Red Circuit...) e da Steven Wussow (Shylock). Avvicendamenti importanti, sopratutto quella del frontman, che potrebbero avere grandi impatti sul futuro della band...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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