Townsend, Devin - Order of Magnitude: Empath Live Volume 1

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:106 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. BORDERLANDS
  2. EVERMORE
  3. WAR
  4. SPRITE
  5. GIGPIG JAM
  6. COAST
  7. GATO
  8. HEAVENS END
  9. AIN’T NEVER GONNA WIN
  10. DEADHEAD
  11. WHY?
  12. LUCKY ANIMALS
  13. CASTAWAY/GENESIS
  14. SPIRITS WILL COLLIDE
  15. DISCO INFERNO
  16. KINGDOM

Line up

  • Devin Townsend: vocals, guitars
  • Mike Kenneally: guitars
  • Markus Reuter: guitars
  • Morgen Agren: drums
  • Nathan Navarro: bass
  • Diego Tejeida: keyboards
  • Ché Aimee Dorval, Samantha & Anne Preis, Arabella Packford: additional vocals

Voto medio utenti

Eccolo qui, annunciato da uno dei titoli più pomposi della storia del rock, il nuovo (ennesimo) live album dell’immarcescibile Devin Townsend.
Musicista prolifico come pochissimi, il Nostro non si è fatto sfuggire l’occasione d’immortalare la data londinese del tour di supporto ad “Empath”, discone mastodontico che ancor oggi riecheggia spesso e volentieri nelle casse del mio stereo.
E la sua trasposizione sulle assi di un palco?

Precisiamo che la presente recensione, ahimè, si basa sulla versione compact disc -come mi sento matusa a scriverlo- di “Order of Magnitude: Empath Live Volume 1”, e non su quella video; ciò detto, in attesa di entrare in possesso dell’ambito blu ray, non possiamo che ritenerci già ampiamente soddisfatti della resa audio.
Resa audio, si badi, tutt’altro che perfetta: per nulla bombastica nei suoni, contraddistinta da un mastering garbato, nient’affatto leccata ed in chiara controtendenza rispetto ai live tanto perfetti quanto sospetti d’oggidì.
Addirittura, qui e là ci si può imbattere in alcuni affanni canori e piccole imperfezioni strumentali, altra circostanza inaudita di questi tempi.
Ebbene, la scelta operata dal musicista canadese in sede di mixer conquista proprio in virtù della sua onestà: un refolo d'aria fresca in un soffocante panorama di gelo e plastica.

Beninteso: il livello resta comunque mostruoso (basti leggere la line up ed il curriculum dei suoi componenti, fra Frank Zappa, Haken, Kaipa e altri), tanto che l’improbo compito di riproporre brani complessi come quelli di Devin viene affrontato con piglio leggiadro, quasi scanzonato, lasciando notevole spazio all’improvvisazione e all’ispirazione del momento.
Molte delle composizioni presenti in scaletta, più in generale, sfoggiano vesti inusuali e acquisiscono nuove sfumature in termini di arrangiamento e feeling, garantendo ai fans di vecchia data qualcosa di molto più stimolante rispetto alla mera, calligrafica riproposizione delle versioni da studio.

Giacché si parla di scaletta: al netto dell’inevitabile (e ben accetta) preponderanza dell’ultimo full length, e dell’altrettanto inevitabile (ed altrettanto ben accetta) concessione a qualche classico, plaudiamo al coraggio di ripescare episodi “minori” e di attingere da lavori meno noti, come ad esempio “Ki”, sottovalutata opera dell’ormai lontano 2009.
Lascia giusto qualche perplessità l’esecuzione del tormentone “Disco Inferno”, spassosa quanto si vuole ma non all’altezza del resto della setlist.

Quiquilie, ad ogni modo: chiunque ami Devin Townsend -e la buona musica, mi sentirei di aggiungere- dovrebbe concedere a “Order of Magnitude: Empath Live Volume 1” una chance, in attesa che il Pianeta Terra torni come prima e si possa ricominciare ad assistere a concerti in prima persona…
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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