Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. YOUNGBLOOD
  2. MONSTER IN ME
  3. AROUND MIDNIGHT
  4. MEAN IT
  5. LIONS
  6. DECADENCE ON 10TH STREET
  7. DREAM YOUR HEART OUT
  8. BLOW YOUR MIND
  9. SEDONA
  10. LOOK INTO ME
  11. WINNER TAKES ALL

Line up

  • Ted Poley: vocals
  • Steve Brown: guitar, vocals, keyboards
  • Chuck Burgi: drums
  • Greg Smith: bass, vocals

Voto medio utenti

Anno 2020: emergenza sanitaria, crisi economica e finanziaria, per non parlare delle enormi incognite sull’occupazione … una situazione molto preoccupante, tale da far crescere a dismisura stress e inquietudini, che qualcuno si vede costretto a contrastare con il supporto di terapie farmacologiche.
Ed ecco che il vostro recensore indossa il “camice bianco” e vi consiglia caldamente l’uso di un ansiolitico completamente privo di controindicazioni … si chiama “Lions” ed è stato sviluppato da una blasonata società statunitense chiamata Tokyo Motor Fist, altamente specializzata nello annientare i “cattivi pensieri” con la forza del tracimante talento dei suoi artefici, alimentati da un’innata vocazione per quello stile musicale universalmente riconosciuto con la denominazione, un po’ dispregiativa, di hair-metal.
Chi conosce i trascorsi della “premiata ditta”, costituita da Ted Poley (Danger Danger), Steve Brown (Trixter), Greg Smith (Ted Nugent, Rainbow, Alice Cooper) e Chuck Burgi (Rainbow, Red Dawn, Blue Oyster Cult, Joe Lynn Turner), e il suo debutto discografico sotto l’attuale marchio identificativo, è consapevole delle straordinarie capacità comunicative e ricreative della coalizione, ma sono altresì convinto che anche costoro rimarranno sorpresi dalla potenziata tensione espressiva profusa da questo secondo lavoro, caratterizzato da un songwriting e da una verve interpretativa praticamente inattaccabili.
Insomma, se vi piacciono, oltre a Danger Danger e Trixter, anche Def Leppard, Steelheart, Aldo Nova e Loverboy, non “potete” proprio mancare d’impossessarvi quanto prima di questo “Lions”, in cui una rafforzata coesione della prestigiosa line-up s’incrocia con un formidabile livello tecnico / compositivo.
Parlare di singoli episodi, quando si ha a che fare con prodotti sonori di questa levatura, è sempre abbastanza “complicato”, e ciononostante è impossibile non rimarcare la prepotente seduzione melodica di “Youngblood”, l’avvolgente spensieratezza di “Monster in me” o ancora non provare un “brividino” speciale per “Around midnight”, magari rievocando il momento in cui l’esordio dei Danger Danger conquistò irrimediabilmente il nostro cuoricino di chic-rockers.
Chi preferisce Trixter e Def Leppard proverà una bella scossa per “Mean it”, mentre la title-track dell’albo rivela il lato più contemplativo della band, illuminato dalle oniriche tastiere di Steve Brown e dalla sentita interpretazione di un Ted Poley in smaglianti condizioni di forma.
Barlumi di Van Halen ed Extreme convergono felicemente nell’impatto esplosivo di “Decadence on 10th street”, “Dream your heart out” omaggia con notevole buongusto la migliore tradizione del class-metal californiano e a tranquillizzare tutti gli estimatori del genere in apprensione per la mancanza della ballatona, ci pensa “Blow your mind”, assai gradevole pur nella sua convenzionalità.
Si continua con le pulsazioni Aerosmith-iane di “Sedona” e con l’adescante romanticismo di “Look into me”, per finire “in gloria” grazie a “Winner takes all”, un altro brano in grado di mettere in soggezione ogni esponente del settore.
Quindi, che siate depressi o angosciati, o più semplicemente alla ricerca d’imponenti suggestioni cardio-uditive, non vi rimane che affidarvi senza esitazioni ai Tokyo Motor Fist e al loro “Lions”, un prodotto che a ben vedere un piccolo “effetto collaterale” lo provoca … dà assuefazione, di un tipo, però, tutt’altro che nocivo e deleterio.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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