Copertina 6

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Fastball Music

Tracklist

  1. PARIS
  2. NEW YORK
  3. PRAGUE
  4. DERRY
  5. THE HOPES WE HAD (IN 1968)
  6. MY LAI
  7. MEMPHIS
  8. VIENNA
  9. BERLIN
  10. THE HOPES WE HAD (REPRISE)

Line up

  • Rüdiger Blömer: keys/violin
  • Michael Dorp: vocals
  • Michael Rick: guitar
  • Ande Roderigo: drums
  • Roger Weitz: bass

Voto medio utenti

Un concept album con brani incentrati su eventi avvenuti nello stesso anno in diverse città, ecco in sintesi “1968”, l’ultima fatica discografica dei tedeschi Flying Circus.

L’idea non è particolarmente intrigante, così come la musica contenuta in questo full-length che brilla della luce riflessa dei big del passato hard/progressivo senza risultare mai veramente personale e incisiva.

In “1968” spicca la confusione: c’è il sound caotico dei Van Der Graaf Generator o degli Area (“Paris”), un certo incedere groovy più propriamente americano (“New York”, “Memphis”), del funk un po’ forzato (“Vienna”, città arcinota per questo tipo di sonorità, vero?) e cliché a pioggia nelle più progressive - ma tutt’altro che organiche - “The Hopes We Had” e “Berlin”.

Qualche buona idea c’è, come nella teatrale “Prague”, nella breve e folkeggiante “Derry” (con il violino pirotecnico) o nella conclusiva e sinfonica ripresa di “The Hopes We Had”, ma è poca roba rispetto al minutaggio complessivo.

Difficile andare oltre la sufficienza.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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