Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:71 min.
Etichetta:ROAR! Rock of Angels Records

Tracklist

  1. NEVER SURRENDER
  2. LAND OF THE FREE
  3. DEVIL IN YOU
  4. STILL OUR MAN
  5. RISE OR FALL
  6. ON THE EDGE
  7. LIGHT IN THE DARK
  8. BREAK FREE
  9. FOOL’S PARADE
  10. BURNING HEART
  11. LOST IN HER EYES
  12. STILL UNBROKEN
  13. L.E.A.
  14. LIVING INSIDE A DREAM (JAPANESE BONUS-TRACK)
  15. I WALK ALONE (JAPANESE BONUS-TRACK)

Line up

  • Nikos Syrakos: vocals
  • Gregory Giarelis: guitar
  • Manolis Tsigkos: guitar
  • Tasos Ioannidis: bass
  • George Papazoglou: drums
  • Dimitris Marinis: keyboards

Voto medio utenti

On fire” è il debutto dei greci Badd Kharma, ma se vi attendete dalla loro proposta i frequenti tentennamenti tipici delle band all’esordio, rimarrete senz’altro “delusi”.
Il disco in questione, forse anche a causa della lunga gestazione (il gruppo si è formato nel 2013), ci riconsegna, infatti, una formazione molto competente e consapevole, assolutamente determinata nel rievocare le gesta di Rainbow, Dio, Alcatrazz, Rising Force e Axel Rudi Pell, senza dimenticare di aggiungere all’impasto sonico qualche suggestione melodica figlia di Eclipse ed Europe.
Il tutto assemblato in maniera piuttosto efficace, anche grazie a un cantante, Nikos Syrakos, veramente dotato, in grado di far convivere nella sua ugola bagliori timbrici di R.J. Dio, Graham Bonnet e Tom Englund.
Aggiungete due chitarre taglienti, sensibili e perentorie, affidate alla sapiente gestione di Gregory Giarelis e Manolis Tsigkos, una solida base ritmica, garantita dalla coppia Tasos Ioannidis e George Papazoglou, il tutto condito dalle ponderate integrazioni del tastierista Dimitris Marinis, e otterrete un gradevolissimo esempio di hard n’ heavy dal portamento prettamente epico - enfatico e altresì in grado di ben districarsi anche nelle situazioni di retaggio leggermente più “adulto”.
Il poderoso fraseggio di “Never surrender” prepara adeguatamente l’astante a un ascolto infarcito di strutture armoniche incalzanti e anthemiche, assicurato anche dalla successiva “Land of the free” e da una “Devil in you” che accentua ulteriormente la componente squisitamente power & glory dell’opera.
Si continua con i barlumi di metal neoclassico concessi a “Still our man” e alla scattante “Rise or fall”, mentre con “On the edge” il clima diventa più melodrammatico e lirico, per poi tornare a essere solenne ed evocativo in “Light in the dark”, forse complessivamente appena meno convincente degli episodi precedenti.
Il mood incalzante e adescante di “Break free” mescola U.F.O. e Kiss, l’elegiaca “Fool’s parade” lambisce territori cari a Gary Moore e “Burning heart” “gonfia” con l’ausilio dei tasti d’avorio una linea melodica tanto “familiare” quanto ammaliante.
Ancora una terna di buonissime canzoni, che rispondono ai titoli di “Lost in her eyes” (bello l’intermezzo acustico), “Still unbroken” (dal refrain veramente trionfante) e “L.E.A.” (una ballata abbastanza ispirata), prima delle due “chicche” riservate al pubblico giapponese, a cui i Badd Kharma evidentemente tengono particolarmente, viste le qualità della raffinata “Living inside a dream” e dell’avvolgente “I walk alone”, intrisa di tipico feeling Whitesnake-iano.
On fire” ha tutti i crismi per far accedere i Badd Kharma al gotha degli “emergenti” di valore del rockrama europeo, interrompendo, per una volta, l’implacabile dominazione scandinava … Grecia rulez!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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