Saxon - The Eagle Has Landed - Part III

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:142 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THIS TOWN ROCKS (STOCKHOLM 2005)
  2. BACKS TO THE WALL (NUREMBURG 2005)
  3. REDLINE (HAMBURG 2005)
  4. STAND UP AND BE COUNTED (BERLIN 2005)
  5. NEVER SURRENDER (BERLIN 2005)
  6. FROZEN RAINBOW (FULDA 2005)
  7. SUZIE HOLD ON (NUREMBURG 2005)
  8. PLAY IT LOUD (NUREMBURG 2005)
  9. WARRIOR (NUREMBURG 2005)
  10. SEE THE LIGHTS SHINING (HAMBURG 2005)
  11. TO HELL AND BACK AGAIN (HAMBURG 2005)
  12. STALLIONS OF THE HIGHWAY (FULDA 2005)
  13. WHEELS OF STEEL (NUREMBURG 2005)
  14. AND THE BANDS PLAYED ON (WACKEN 2004)
  15. CRUSADER (WACKEN 2004)
  16. THE RETURN (PARIS 2004)
  17. LIONHEART (PARIS 2004)
  18. MAN & MACHINE (LONDON 2004)
  19. BEYOND THE GRAVE (LONDON 2004)
  20. SEARCHING FOR ATLANTIS (LONDON 2004)
  21. TO LIVE BY THE SWORD PT. I (LONDON 2004)
  22. UNLEASH THE BEAST (LONDON 2004)
  23. TO LIVE BY THE SWORD PT. II (LONDON 2004)
  24. FLYING ON THE EDGE (PARIS 2004)
  25. JACK TARS (KIEL 2004)
  26. ENGLISH MAN’O’WAR (KIEL 2004)
  27. COURT OF THE CRIMSON KING (KIEL 2004)
  28. BROKEN HEROES (KIEL 2004)
  29. DRAGON’S LAIR (KIEL 2004)
  30. ROCK IS OUR LIFE (WACKEN 2004)
  31. TRAVELERS IN TIME (WACKEN 2004)
  32. SOLID BALL OF ROCK (WACKEN 2004)

Line up

  • Biff Byford: vocals
  • Paul Quinn: guitars
  • Doug Scarratt: guitars
  • Nibbs Carter: bass
  • Jörg Michael: drums (registrazioni del 2004)
  • Nigel Glockler: drums (registrazioni del 2005)

Voto medio utenti

Ecco che nella nutrita discografia dei Saxon fa capolino un terzo episodio live intitolato "The Eagle Has Landed", che segue al primo live del gruppo uscito nel 1986 ed al secondo del 1992. Stavolta Biff Byford e soci si presentano con un doppio album che contiene ben 32 brani, dei quali comunque parleremo più avanti.
Guardando invece alla formazione, se non per la presenza di quella piovra umana di Jörg Michael sui brani risalenti al 2004, si scopre che si tratta della stessa che a suo tempo registrò "The Eagle Has Landed II", mentre di quella immortalata sul primo "The Eagle …" mancano solo Graham Oliver e Steve Dawson. Sono invece davvero pochi i brani in comune tra i tre album, ed è subito evidente come manchino tanti tra i megaclassici del gruppo (tutti, a parte "Wheels Of Steel" e "Crusader"), un'assenza che i Saxon cercano di bilanciare con il recupero di canzoni altrettanto storiche e valide ma che si erano perse nelle nebbie del tempo. Le troviamo concentrate sul primo dei due, con ben tre canzoni tratte dall'omonimo album d'esordio del 1979, nell'ordine "Backs To The Wall", "Frozen Rainbow" e "Stallions Of The Highway", ben quattro da "Wheels Of Steel" (la titletrack, "Stand Up And Be Counted", "Suzie Hold On" e "See The Light Shining"), la sola "To Hell And Back Again" da "Strong Arm Of The Law", un altro terzetto da "Denim And Leather" ("Never Surrender", "Play It Loud", "And The Bands Played On") e da "Power And The Glory" ("This Town Rocks ", "Redline", "Warrior"), infine da "Crusader" viene ripresa unicamente l'epica titletrack.
Non stupisce così vedere all'opera sulla maggioranza dei pezzi di questo primo CD il figliol prodigo Nigel Glockler, autore pure di un mini assolo su "To Hell and Back Again" (mah, sarà solo un caso?), mentre dopo tocca a Jörg Michael.
Il secondo dischetto guarda, infatti, più avanti nel tempo (la canzone più vecchia è la drammatica ed intensa "Broken Heroes") dove il recente album "Lionheart" con ben nove brani (tra questi la stessa "Lionheart", "English Man’o’War", "Man & Machine", "Beyond The Grave"...) ne tiene praticamente il monopolio. Così la prima intrusione spetta a "Unleash The Beast" (dall'omonimo disco del 1997), piazzata ad ogni modo tra le due parti in cui viene proposta "To Live By The Sword". Non manca poi una stupenda versione di "Court Of The Crimson King", tratta da quel "Killing Ground" dal quale i Saxon riprendono "Dragon's Lair" e "Rock Is Our Life", mentre spetta solo una canzone a testa per "Solid Ball Of Rock" (l’anthemica titletrack) e Metalhead ("Travellers In Time").
Un’antologia quindi, sopratutto perché non si tratta di un unico concerto ma di registrazioni da diverse date europee (peccato: nessuna dall'Italia...) che patisce di una carta incostanza nei suoni, forse non indispensabile ma di sicuro interesse ed appetibile, e non solo per i fans del gruppo inglese.
L'aquila continua a volare... e la band a suonare!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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