Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:42 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. THE VOIGHT KAMPFF SITUATION
  2. DANSE DE NOIR
  3. ARE YOU HUMAN
  4. THE VERGE OF TIME
  5. FIERY THE ANGELS FELL
  6. SHOULDER OF ORION
  7. AND THEN THE PLANETS WILL ALIGN
  8. BETWEEN DESPAIR AND ECSTASY
  9. AS SILENCE GROWS OLD
  10. MEMENTO MORI

Line up

  • Vinz Clortho: drums, vocals
  • Tony Scoleri: guitars, bass
  • Volguus Zildrohar: guitars, bass

Voto medio utenti

Non credo siano in molti a conoscere Lord Vigo, eppure questi tedeschi hanno già prodotto tre lavori di epic-doom ben fatti, assolutamente piacevoli che, scavando nel solco della tradizione, sono riusciti a convincere diversi estimatori del genere. Questo prima di oggi, prima della svolta.
Tranquilli, non si sono mesi a comporre brani da balera crucca o roba in stile tamarro-dance, hanno semplicemente aperto gli occhi, hanno saputo guardare oltre i canoni codificati del genere e, prendendo coraggio, hanno tirato fuori la loro personalità. Senza barriere.

"Danse de Noir" è un album meno doom in senso stretto, è più un mix di diverse influenze che vanno dai Cult di Love ai Black Sabbath di Headless Cross, un lavoro che, per quanto vario, risulta molto omogeneo con voci che spesso introducono le canzoni e trasportano in un mondo inquietante che riporta alla mente scenari alla Blade Runner.
-Stop-
Ora, non sono solito leggermi le info sheet che accompagnano i dischi (che poi, invero, spesso mancano) perché mi piace farmi un’idea di un album da solo, secondo quello che mi trasmette, a prescindere da chi vi abbia suonato, se ci sia una storia dietro o se in consolle sia presente "l’irreprensibile e magnifico" produttore X.
Beh, mentre scrivo queste righe, dopo aver cominciato la stesura della recensione, mi sono letto il suddetto foglio che accompagna “Danse De Noir” ed ho scoperto che il disco in questione è proprio un concept album, con segmenti narrativi ed interludi che rappresentano pezzi di memoria, ricordi impiantati nella protagonista femminile, Nihlai, una replicante nell’universo di Blade Runner.
Direi che i Lord Vigo sono riusciti perfettamente nel loro intento
-Ricominciamo-

Il lavoro di tastiere è ottimo, ben dosato e mai invadente, così come da applausi è la prestazione vocale di Clortho che, nonostante non abbia un'estensione importante, riesce a modularsi con la sua duttilità è in grado di adattarsi molto bene al messaggio da mandare in ogni canzone ed accompagna chi ascolta fin dentro alle composizioni. Vinz (anche batterista) è infatti capace di tenere un timbro “sottile”, per poi virare al dark rock, eseguire parti più ritmate ed infine portare profondità e sofferenza. Ma davvero, tutta la band gira in modo omogeneo, sicuro e lavora all’unisono con ottime chitarre sempre ispirate e la presenza di un basso sicuro come la roccia sotto i piedi. Spesso si sentono rintocchi di campane all’interno dei brani, voci maschili e femminili si succedono per brevi intro/outro, senza mai esagerare, senza dare fastidio, mentre momenti onirici di disperazione profonda e coinvolgente si alternano a ritornelli che ti si ficcano in testa oppure a momenti scorrevoli e futuristi. Mi rendo conto che quello di "Danse de Noir" non sia un ascolto spensierato e, pescando un singolo brano a caso dalla tracklist, sia difficile farsi un'idea dell'album, ma tutte le canzoni sono collegate, tutte hanno un senso e concorrono alla buona riuscita del disco.

Se con i precedenti lavori rimanevano nel solco di un certo doom eseguendolo in maniera sicuramente piacevole ma anonima, oggi i Lord Vigo hanno osato qualcosa in più, preso coscienza dei propri mezzi e trovato una personalità multisfaccettata che permette loro di spiccare, di emergere dal mucchio con classe ed idee.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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