Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:51 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. BURN WITCH BURN
  2. KING OF KINGS
  3. LAST STAND HILL
  4. VIRUS C
  5. SIN AFTER SIN
  6. THE FOUNTAIN OF IMMORTALS
  7. ALEA IACTA EST
  8. HEROES
  9. DANGEROUS GAME
  10. THE HOLY WAR 1095

Line up

  • Mike Hammer: guitars
  • Tomi Kurtti: vocals
  • Ian Guidestone: bass
  • Joni Kylätie: drums
  • Jay Palmroos: keyboards
  • Henri Hänninen: guitars

Voto medio utenti

Ormai molte band decidono di intraprendere un passo verso album che vogliono raccontare gesta o episodi storici, tramutando quest’ultimi in musica, e che come ho avuto già opportunità di scrivere nei mesi passati, si tratta sempre un passo molto difficile ed azzardato da compiere. Il pasticcio è sempre dietro l’angolo, come anche la troppa carne al fuoco che farà risultare l’album come un polpettone indigesto, per non parlare di un songwriting che deve dimostrarsi di essere all’altezza del tema trattato.

Con questa premessa non voglio dire affermare che il gruppo debba scrivere un’opera magna da tramandare ai posteri, ma che perlomeno le idee siano chiare e non confuse. I Mysterizer, band finlandese attiva nella scena da un paio d’anni con un buon debut album nel 2019, tornano dopo due anni di distanza per parlarci della prima crociata e della conquista della Terra Santa, in questo nuovo “The Holy War 1095”.

Con la mente che mi porta ai pezzi contenuti in quel “Knight Of The Cross” dei Grave Digger, l’approccio iniziale avuto con questo disco è stato sicuramente dei migliori, complice anche una forte componente affettiva, ma quasi tutte le buone speranze vanno purtroppo piano piano affievolendosi.



L’album ha sicuramente dalla sua il fatto di avere dei ritornelli vincenti come “Alea Acta Lest”, “Burn Witch Burn”, con quest’ultima dove ci sono delle parti di tastiera che stonano abbastanza, o “Heroes”. Ritornelli che però da soli non bastano, dato che sia una produzione assolutamente non all’altezza che fa suonare tutti gli strumenti come ovattati e privi di aggressività, e una performance vocale di Tomi Kurtti sulle tonalità alte assolutamente evitabile contribuiscono in maniera negativa allo scorrere piacevole del disco. Penso a “Virus C”, una semiballad dove se Kurtti si fosse mantenuto costantemente su tonalità medio basse, chorus compreso, sarebbe uscito sicuramente un pezzo migliore. Non è tutto da buttare certo, “Fountain Of Immortals” con i suoi 6 minuti di durata riesce a creare una buona atmosfera riuscendo ad immergere l’ascoltatore in quell’epoca di guerra che tanto la band ha voluto ricreare, come anche nella Titletrack le tastiere sono finalmente funzionali e non sono un aggiunta messa lì tanto per.

Luci e ombre su “The Holy War 1095”, da lodare certamente il coraggio per i Mysterizer di aver voluto affrontare un tema così vasto, ma la resa in musica traballa su molti punti di vista. Un ascolto lo consigliamo comunque, ma non aspettatevi il massimo.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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