Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. WALK AWAY
  2. THE FIRST TIME
  3. MASTER OF ILLUSIONS
  4. THE SUN GOES DOWN
  5. PARADISE
  6. THE RHYTHM OF MY LIFE
  7. FOLLOW THE SUN
  8. FATHER TO SON
  9. AFTER ALL THIS TIME
  10. VICTIM OF YOUR LOVE
  11. JUST LET IT HAPPEN

Line up

  • Dennis Ward: vocals, bass
  • Michael Klein: guitars
  • Eric Ragno: keyboards
  • Pete Newdeck: drums

Voto medio utenti

Lo confesso … mi ero un po’ preoccupato.
Reduce dall’inebriante ricordo (spesso e volentieri adeguatamente rinfrescato, tra l’altro …) del precedente “The grand design”, l’approccio preliminare con questo “Master of illusions” aveva destato più di una perplessità, inducendomi a immaginare che le illusioni evocate nel titolo dell’opera si fossero concretizzate nel mio fiducioso animo di musicofilo.
Insomma, “Walk away” è un’energica e gradevole opener e “The first time” hanno un certo appeal, ma da qui a avvalorare l’idea, da me ai tempi sostenuta con convinzione, che i Khymera potessero essere autorevoli continuatori della più nobile tradizione dell’hard pomposo ce ne passava.
Mai dubitare di quella “vecchia volpe” di Dennis Ward e dei suoi abili sodali … da lì in avanti il disco si rivela un’autentica delizia per gli uditi dal gusto vigoroso e raffinato, giustificando l’accostamento con Maestri del genere del calibro di Giuffria, House of Lords, Shooting Star, Drive She Said e Icon.
A partire dalla title-track dell’albo la voce di Dennis, favorita da un songwriting divenuto “veramente” sfarzoso e scintillante, esplode in tutta la sua carica emotiva e mentre Eric Ragno entra in piena sintonia con l’aristocratica stirpe griffata Mangold / Giuffria / Cain, la chitarra di Klein inizia a fendere l’etere, il tutto in perfetta coordinazione con la ritmica pilotata dall’esperto Newdeck (Newman, Eden's Curse, Blood Red Saints, Midnite City, …) e dallo stesso Ward.
I sussulti proseguono, dunque, con la grinta sofisticata e adescante di “The sun goes down”, la vaporosa melodia di “Paradise” e la pulsante vivacità corale di “The rhythm of my life”, e quando arriva la prorompente intensità armonica di “Follow the sun”, appare ormai chiaro che l’hard de-luxe dei Khymera è tuttora degno del prestigioso blasone assegnatogli con consapevolezza e discernimento.
Father to son” fomenta imponenti fiotti di brividi passionali e “After all this time” risplende di pura classe “adulta”, in un clima sonoro che con “Victim of your love” mescola ad arte dinamismo e solarità e in “Just let it happen” si tinge di malinconia e crepuscolo, concludendo in “gloria” un programma musicale che dopo avermi istillato il tarlo del dubbio, ha saputo prontamente annientarlo con l’invincibile forza dell’ispirazione e della tensione espressiva.
Superato il piccolo “spavento”, è ancora più bello affermare che “Master of illusions”dei Khymera è un prodotto discografico di altissima qualità, da affidare con serenità all’ambita categoria degli “imperdibili”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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