Black Mama - Where The Wild Things Run

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2019
Durata:37 min.
Etichetta:Andromeda Relix

Tracklist

  1. FEELIN' ALLRIGHT
  2. WHERE THE WILD THINGS RUN
  3. TELL MY MAMA
  4. COME ON, COME ON, COME ON
  5. HANDS FULL OF NOTHING BUT THE BLUES
  6. I GOT A WOMAN
  7. RED DRESSED DEVIL
  8. SHINING RUST
  9. ICARUS

Line up

  • Nicolò Carozzi:guitars, vocals
  • Paolo Stellini: bass
  • Andrea Marchioretti: drums

Voto medio utenti

Oltre dieci anni di carriera e centinaia di concerti, anche con grossi calibri come Yardbirds, Rory Gallagher, Uli Jon Roth, New Trolls, per i veronesi Black Mama. Ma soltanto due album pubblicati: il primo, omonimo, nel 2013 ed il presente "Where the wild things run", entrambi per Andromeda Relix. Un concentrato di rockblues e vintage rock, che profuma di primi anni '70 evocando entità leggendarie come Cream, ZZTop, Allman Brothers, George Thorogood o i più recenti Gov't Mule. La capacità del trio di padroneggiare questa materia stilistica ormai immortale, è indubbia. Guidati dal chitarrista/cantante Nicolò Carozzi la band italiana sforna nove brani sospesi nel tempo, tra la classicità più ferrea del rockblues ed un pizzico di attitudine contemporanea.
Si parte con il teso up-tempo "Feelin' allright", solido rock caldo e illuminato da un variopinto chitarrismo, seguito dalla più morbida e riflessiva title-track dal retrogusto southern. Qui l'ispirazione del guru Warren Haynes è piuttosto evidente, per un brano costruito davvero bene. "Tell my mama" e "Come on, come on, come on", sono episodi quadrati, dall'ottimo groove, in pieno revival seventies. Orecchiabili e ritmati, buoni ritornelli e cambi di tempo, limpidi assoli e ritmiche trascinanti. C'è una freschezza di fondo, una leggerezza, che non sempre si ritrova in questo tipo di proposta musicale.
"Hands full of nothing but the blues" è il classico slow blues notturno e fumoso alla ZZTop, variato comunque da una parte centrale quasi free-jazz/psych molto brillante e interessante. Le vocals intense e sofferte chiudono il cerchio di un episodio assolutamente vincente. Stile Hendrixiano per la torrida "I got a woman", grintosa e carnale, mentre "Red dressed devil" è un pezzo funky-rock sudato e ricco di groove elettrico. L'album si chiude con un altro rock diretto e grintoso come "Shining rust" e con il southern-blues "Icarus", canzone incantevole dove lo spirito dei fratelli Allman vibra in ogni singola nota, modernizzato da un'attitudine di moderni veterani del rock.
Niente da dire, i Black Mama piazzano un colpo al centro del bersaglio. Bravi tecnicamente, ottimi nel songwriting e nella capacità di attualizzare uno stile musicale ultraclassico. A mio avviso, se la giocano con i concittadini Bullfrog come miglior rockblues band nazionale. Un giorno dovrò andare a Verona per capire come mai lo spirito del rock d'annata ha attecchito così forte in quella città.

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