Coronatus - The Eminence of Nature (2CD)

Copertina 5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:78 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. NO PLANET B
  2. MIDSOMMAR
  3. S.O.P.
  4. THE WILDERNESS OF THE NORTH
  5. ECHO OF SOULS
  6. THE PLACE I LOVE
  7. HUMAN MANIA
  8. SET SAIL TO NORTH
  9. 9000 YEARS AGO
  10. CD2: NO PLANET B - INSTRUMENTAL
  11. MIDSOMMAR - INSTRUMENTAL
  12. S.O.P. - INSTRUMENTAL
  13. THE WILDERNESS OF THE NORTH - INSTRUMENTAL
  14. ECHO OF SOULS - INSTRUMENTAL
  15. THE PLACE I LOVE - INSTRUMENTAL
  16. HUMAN MANIA - INSTRUMENTAL
  17. SET SAIL TO NORTH - INSTRUMENTAL
  18. 9000 YEARS AGO - INSTRUMENTAL

Line up

  • Mareike Makosch: Vocals
  • Katharina G. Mann: Vocals (Soprano)
  • Teddy Nadj: Vocals
  • Kristina Jülich: Violin
  • Jörn Langenfeld: Guitars
  • Markus Stock: Bass
  • Mats Kurth: Drums

Voto medio utenti

Dopo i soliti quarantasettemila cambi di line-up, tornano i Coronatus, ovvero una di quelle bands delle quali non riesco a spiegarmi l'esistenza, e la resistenza. Per chi vi scrive la produzione dei tedeschi è un pastone folk-gothic-heavy che definire derivativo è un complimento, infarcito peraltro da esecutori lontani dalla perfezione.
Ma a che serve cotanto cappello introduttivo, tuffiamoci a bomba nel nuovo "The Eminence of Nature"!

Intanto, la figata commerciale: ti faccio uscire un doppio cd, laddove nel secondo non faccio altro che metterti tutte le versioni strumentali del primo! Capito? Così puoi fare il karaoke con i Coronatus! I fan di Tokyo si leccano già le dita...

Musicalmente, siamo più o meno nel territorio poc'anzi descritto, col succitato pastone di power/folk/symphonic/chiamalocometepare, voci maschili e femminili a rincorrersi su strutture metallose e un filo folkeggianti. Le tematiche del platter virano, come al solito, sulla Natura e sulla necessità di preservarla, con continui richiami che strizzano l'occhio alla Wicca ed alle religioni naturalistiche.

Tutto bello, tutto buono, IN TEORIA. Perché poi il problema è che le canzoni non convincono: l'opener "No Planet B" ti lascia rammollito a sperare in un futuro migliore, forse la rocciosa title-track rialza per un attimo la testa, prima di lasciarti tra le braccia di una ballad come "Echo of Souls" che, oltre ad essere proprio una brutta canzone, è cantata davvero male, male per un prodotto di questo livello... Le cose cambieranno ben poco andando avanti, forse salverei il riffing di "The Place I Love", l'esecuzione degli strumentisti è più che difendibile come anche la produzione, bella pulita e moderna, ma sono proprio le canzoni che non girano.

Che vi devo dire: sarò io che ho perso la capacità di sognare, ma questo album dei Coronatus lo consiglio, al massimo, a Greta Thunberg.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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