Tyrmfar - Renewal Through Purification

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:52 min.
Etichetta:MTAF Records

Tracklist

  1. THE ARRIVAL...
  2. ...OF THE LEGIONS OF ETERNITY
  3. RISE OF CHAOS
  4. THE ALMIGHTY
  5. NO HOPE
  6. THE COMMANDER OF DEATH
  7. MOUNTAINS OF MADNESS
  8. DEHUMANIZATION
  9. FREEDOMS CALL
  10. LIVING CORPSES
  11. IMPLORE THE REAPER
  12. HUMANITYS END

Line up

  • Robin: vocals
  • Mickael : guitars
  • Kévin : guitar
  • Julien : bass
  • Quentin : drums

Voto medio utenti

Il nostro sempre acuto Corpse, dopo aver ascoltato su mio suggerimento un pezzo del nuovo lavoro dei Tyrmfar "Renewal Through Purification", ha fatto quello che io reputo il miglior complimento possibile ad una band di melodic black/death metal: "Ale avrei detto fossero svedesi!".
Invece il mortifero quintetto, giunto al suo secondo lavoro sulla lunga distanza dopo il debut album "Human Abomination" del 2013, proviene dalla regione montuosa del Vallese, nella Svizzera sud-occidentale.

La band, grazie ad una lineup rimasta pressochè immutata dalla fondazione (2013) fatta eccezione per il nuovo vocalist Robin (unitosi ai nostri nel 2018), propone un devastante cocktail di death e black melodico sulle orme degli ineguagliati Dissection e dei primi Amon Amarth, band non a caso provenienti dalla Svezia.
"Human Abomination" era un buonissimo disco con tutti i difetti di un'opera prima ma con "Renewal Through Purification" i Tyrmfar raggiungono un livello decisamente superiore.
L'intro strumentale "The Arrival" sulle ali scure e minacciose di piano, corni, percussioni e archi annuncia la tempesta che puntuale si scatena a partire dalla successiva "...Of The Legions of Eternity" e che continua ad abbattersi implacabile sino alla conclusiva e ferale "Humanity's End".

Non ci sono posti dove nascondersi dalla furia che i nostri scatenano, forti di una sezione ritmica letteralmente implacabile e di due chitarre che tessono e lacerano senza soluzione di continuità: il rinnovamento arriverà solamente attraverso una purificazione dolorosa, letteralmente.
"Rise of Chaos", "The Commander of Death", "Mountain of Madness", persino la strumentale ed impetuosa "Freedom's Call" (un peccato non averla gonfiata con le liriche epiche che i suoi riff trascinanti suggeriscono) esplodono dai solche del disco violente come tuoni ma capaci di ammaliare con delle melodie oscure ed epiche proprie del grande Jon Nödtveidt.

La grandissima abilità di Julien, Quentin e compagni risiede nel mantenere in equilibrio la potenza distruttiva del death metal con le atmosfere del black innervando il tutto con un gusto melodico di prim'ordine: prendere in esame "Implore the Reaper" per averne un'immediata conferma!
Se vi mancano gli Amon Amarth di "God, his son and Holy war", se maledite il giorno in cui Hegg e compari hanno deciso di diventare la controfigura di sè stessi, se avete consumato "Storm of the Light's Bane" date fiducia ai Tyrmfar e preparatevi a riceverne la giusta, annichilente ricompensa.

Tyrmfar - "The Commander of Death"


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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