Copertina 7

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2006
Durata:56 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. BLIND DATE
  2. ENDLESS JOURNEY
  3. WORLDS APART
  4. STRANGE COMBINATION
  5. ANOTHER ONE
  6. DREAMTIME
  7. MESS IN THE FARM
  8. HARD TO EXPLAIN
  9. WALKING BENEATH THE MOON
  10. JUST ON TIME
  11. SECRET SIDE
  12. RUN FOR COVER

Line up

  • Riccardo Vernaccini: electric and acoustic guitars, bass, keys, piano, drums programming
  • Special guest: Bruno Teodori: guitar solo on "run for cover" and classical guitar on "just on time"

Voto medio utenti

Album d'esordio autoprodotto, quello di Riccardo Vernaccini è senza dubbio un lavoro molto ambizioso. Il disco è ricco di qualità artistiche di prim'ordine ed inevitabilmente riconducibile ai grandi della sei corde.
Si parte con "Blind Date" un pezzo dalle atmosfere alla Frank Gambale... un brano carico di virtuosismi dove tastiere e basso conferiscono al brano un'ottima resa melodica. Con "Endless Journey" è d'obbligo l'accostamento a Brian May, gran bel motivo che ha nel ritmo la sua particolarità. Proseguendo nell'ascolto spicca la jazzata "Strange Combination" molto ben assortita in cui l'unico neo è rappresentato dall'uso un po' "freddino" della drum machine. In "Another One" l'influenza di Steve Vai è inevitabile, grande padronanza dello strumento da parte del chitarrista che dimostra di saperci veramente fare!! Come del resto anche in "Walking Beneath the Moon" si intrecciano con versatilità reminiscenze vicine sia a Joe Satriani che a Eric Johnson per l'uso armonioso delle tastiere. Apprezzabilissimo "Just On Time" attraverso la quale Riccardo Vernaccini esprime appieno la sua ottima tecnica in cui emergono con decisione la moltiplicazione dei timbri e dei valori ritmici carichi d'effetto. Proseguendo nel piacevolissimo ascolto possiamo senz'altro affermare che il musicista ama spaziare a 360 gradi regalandoci una cascata di note... senza mai annoiare!! La compattezza dei suoni si esprime notevolmente in "Secret Side" un motivo nel quale l'intro ricorda un po' troppo da vicino un cavallo di battaglia di Satriani, ma del quale non si può che rimanere positivamente colpiti dalla bravura e dalle emozioni che emergono con assoluta decisione.
Indubbiamente lo stile risulta vario e vivace e l'intero cd non può che accontentare gli appassionati della chitarra e della musica strumentale rock, l'unico appunto è legato alla eccessiva durata dei fraseggi che finiscono nel far passare in secondo piano l'ottimo sviluppo dei brani. La bravura ad ogni modo non si discute e ai palati fini questo lavoro non può mancare, la curiosità è quella di rivedere all'opera un artista preparatissimo al quale si chiederà di confermare e sviluppare tutte le sue potenzialità che sono emerse in questo debutto posivitissimo.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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