Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:65 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. THE QUEST BEGINS
  2. MEDIEVAL HERO
  3. THE SACRED CROWN
  4. VALLEY OF THE LOST
  5. THE EVE OF THE BATTLE
  6. AVATAR
  7. IMMORTAL
  8. EVIL LAUGHTER
  9. ETERNAL LOVE
  10. MASTER OF HOPES
  11. ALL THESE YEARS
  12. LOST IN TIME
  13. DRAGON OF TOMORROW (BONUS TRACK)
  14. THE RUN (BONUS TRACK)

Line up

  • Guido Ponzi: lead and backing vocals
  • Marco Bartoli: keyboards, bass guitars, instruments sequencing
  • Emiliano Belletti: electric guitars
  • David Putney: speech in "The quest begins"
  • Silvia Saccani: vocals and backing vocals in "Eternal Love"
  • Mirko Pratissoli: sax solo in "Avatar" and "Lost in Time"
  • Ilaria Cavalca: piano in "Avatar" and "The Eve of the Battle"
  • Stefano Riccò: acoustic guitar in "The Eve of the Battle"
  • Luke “Hollywood” Barbieri: metal guitars in "Eternal Love", "Lost in Time", "All these Years"
  • Jonathan Gasparini: guitar lead in "Master of Hopes"
  • Alfredo Pergreffi: clean guitar in "Eternal Love"
  • Helder Stefanini: drums

Voto medio utenti

Vision Quest è un progetto nato diversi anni fa. E si sente.

La rock opera composta dal trio Ponzi/Bartoli/Belletti - e ricca di ospiti - è divisa in 2 parti: la prima narra la storia di Orion, che combatte e muore per salvare il suo popolo da una forza oscura e sconosciuta; la seconda si concentra su Avatar, ancella del Re che finisce per tradire Orion in cambio dell’immortalità prima di venire esiliata.

Quello che sulla carta poteva essere una sorta di "Once And Future King" nostrano, in realtà attinge a piene mani da sonorità molto più patinate e zuccherose. Alle mie orecchie dominano incontrastati gli Asia del compianto John Wetton ("The Immortal", "Master Of Hopes", "Lost In Time", la traccia bonus "The Run"), così come i Journey e i Survivor ("The Sacred Crown" e "Evil Laughter" su tutte).

Molto (troppo) spazio viene lasciato agli episodi lenti e cadenzati ("Avatar", "All These Years" e una buona fetta di "Eternal Love"), mentre la componente sinfonica viene dosata senza mai strafare - penso alla gotica "Valley Of The Lost" o all'ordinaria "Medieval Hero", per quanto non particolarmente originale.

Spiccano per contrasto "The Eve Of The Battle", dal piglio manowariano, e "Dragon Of Tomorrow", la canzone più tirata del lotto.

Peccato che "Vision Quest" sia uscito con due o tre lustri di ritardo...

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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