Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:58 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. BE AS YOU ARE FOREVER
  2. SHIELD WALL
  3. THE ESOTERIC OCEAN
  4. JERICHO
  5. ROSETTA STONE
  6. ILLUMINATI
  7. HEAVEN AND THE HOLIER-THAN-THOU
  8. EXILE
  9. MEPHISTOPHELES
  10. OF BATTLES LOST AND WON

Line up

  • Gary Hughes: vocals
  • Dann Rosingana: lead guitars
  • Steve Grocott: lead guitars
  • John Halliwell: rhythm guitars
  • Darrel Treece-Birch: keyboards
  • Steve McKenna: bass

Voto medio utenti

"Illuminati" è probabilmente il miglior lavoro partorito dai Ten da molti anni a questa parte. Fatta questa doverosa premessa, è con animo sereno che mi accingo a parlare di un album non clamoroso ma di certo ispirato e meritevole, soprattutto alla luce dell'encomiabile prolificità di Gary Hughes e soci.

E sì che l'incipit di "Be As You Are Forever" - sulla falsariga dell'attacco di "The Twilight Chronicles" - non faceva ben sperare, ma è bastata un po' di pazienza per trovare atmosfere battagliere e progressive, con l'ugola dell'inglese in grande spolvero. È poi hard rock roccioso e melodico ad attenderci ("Shield Wall") - penalizzato purtroppo da un produzione non propriamente cristallina (il ride della batteria ci perseguiterà per tutta la durata del full-length, ndr) - mentre "The Esoteric Ocean" è caratterizzata da elementi elettronici e da una scrittura cara ai musical del West End.

"Jericho" è un mid-tempo riuscito dal carattere insolitamente "happy", prima della ballad atipica - e coraggiosa per gli standard dei Ten - intitolata "Rosetta Stone". La titletrack strizza l'occhio all'heavy metal - nonostante il piglio "piacione" tipico degli Eighties - e sfocia nella swingata "Heaven And The Holier-Than-Thou", dove si respira ancora aria di musical. "Exile" - a giudizio di chi scrive - è il brano più debole del lotto, ma ci pensa "Mephistopheles" a risistemare le cose, con il suo mix di soluzioni alla Savatage e melodie marcatamente Ten. "Of Battles Lost And Won" è un epilogo scontato a un primo ascolto, ma in verità articolato sia dal punto di vista melodico che ritmico/armonico.

"Illuminati" è un album migliore dei suoi predecessori perché è "Ten al 100%" e perché - una volta tanto - guarda al futuro e non solo al recente passato: vi sembra poco?

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 nov 2018 alle 14:16

Bello, ma leggermente inferiore al precedente Gothica. In ogni caso sono felicissimo che, con gli ultimi due lavori, Gary Hughes abbia ritrovato l'ispirazione di un tempo.

Inserito il 10 nov 2018 alle 19:03

Bravo Gabriele..io ho ritrovato dopo tanti anni una band che ho amato e amo alla follia. Sono d'accordo che Exile è il punto debole, ma per me si meritano un 8 pieno stavolta. Le prime 3 sono una sequenza di altri tempi...e la ballad finale un gioiello come non gli riusciva da 18 anni.

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