E' con un filo di tristezza che scrivo questa recensione…eh si, questo è l'album di addio dei Mork Gryning. Anzi a dire il vero la band si era già sciolta definitivamente, ma le insistenti richieste dei fans hanno fatto ripensare i Mork che sono entrati in studio per registrare le ultime songs (alcune delle quali già presenti sul proprio sito in demo version, come regalo d'addio). Per chi ha seguito questo gruppo sin dagli esordi, non è difficile capire perché la stia facendo tanto lunga sul loro split, infatti sin dai primi album la formazione svedese ha mostrato capacità fuori dal limite e purtroppo non ha mai raggiunto il successo che si sarebbe meritata. La loro carriera, iniziata nel 1995 con l'ottimo "Tusen År Har Gått…" ha portato con sé capolavori come "Maelstrom Chaos", "Return Fire" e "Pieces of Primal Expressionism" per concludersi con questo"Mork Gryning" che come al solito è carico di tutta la bravura e l'estro compositivo che ha da sempre contraddistintola band. Il Black Metal proposto da Goth Gorgon e compagni è sempre stato caratterizzato da riff melodici e carichi di groove…come termine di paragone potremmo citare i Naglfar o i Dissection…e anche questa volta la band non si smentisce producendo delle ottime songs dove sfuriate black (mai banali!) si alternano a lead melodici e incrociati, oscure atmosfere ricamate dalla tastiera, riff tipicamente thrash o death metal e sporadici richiami al black metal primordiale. Non c'è una song sottotono (da notare l'ottima cover di "Neverwhere" degli At the Gates…incredibile il finale!)...fila tutto così liscio che ci si chiede veramente perché i Mork Gryning abbiano deciso di mollare definitivamente. E' così quindi che quest'ottima realtà proveniente dalla Svezia da il suo addio alla scene…con un album sopra le righe e con un passato da invidiare…peccato davvero! Se siete amanti del genere fate vostro quest'album e in caso non conosciate i Mork Gryning, procuratevi subito tutti i loro dischi, non ve ne pentirete!