Copertina 8

Info

Anno di uscita:2018
Durata:62 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. HALCYON
  2. GREY GARDEN
  3. PILGRIM’S REST
  4. FIRST TO DIE
  5. LIGHT INTO DARK
  6. RED CLOUD
  7. EYESHINE
  8. DIABLERIE
  9. FEATHER

Line up

  • Garrett Morris: Guitars
  • Dorthia Cottrell: Vocals
  • Ryan Wolfe: Drums
  • Parker Chandler: Bass

Voto medio utenti

Giunti ormai alla quarta prova in studio, gli americani Windhand sono da considerarsi tra le più acclamate e rispettate formazioni doom attualmente in giro: merito certamente della loro musica, che negli anni li ha portati a diventare tra gli artisti di punta della Relapse Records, un'etichetta che non ha certo bisogno di presentazioni. In tal senso, anche questo nuovo "Eternal Return" non fa eccezione e ci consegna una band ormai molto ben affiatata e con le idee piuttosto chiare sulla propria musica, nonchè decisamente ispirata: d'altronde "Grey Garden" e "Diablerie" che nei mesi scorsi avevano preannunciato l'uscita del disco lasciavano ben sperare gli aficionados dei Windhand che bramavano di ascoltare questa nuova opera, ma in generale il livello di songwriting di tutto l'album è di alto livello e promette di non scontentare gli amanti del doom metal. Seppur non abbandonando la strada maestra tracciata dai precedenti lavori in studio, la band originaria della Virginia mette insieme nove brani di doom metal roccioso, a tratti psichedelico ed ipnotico da cui emerge la voce suadente della cantante Dorthia Cottrell capace di ammaliare l'ascoltatore come fecero le sirene con Ulisse. Voce che peraltro si abbina alla perfezione sia ai brani più duri della band, come ad esempio "Halcyon" oppure "First To Die", sia a pezzi come "Pilgrim's Rest" o la conclusiva "Feather" dove le atmosfere si fanno più raccolte e rarefatte e in cui le chitarre acustiche dipingono trame folkeggianti e dalle tonalità melanconiche. A voler essere puntigliosi, si potrebbero accusare i Windhand di ricorrere un po' troppo spesso alle medesime soluzioni ritmiche e ad un rifferama forse eccessivamente autoreferenziale, ma per nostra fortuna la musica è soprattutto emozione, e fintanto che la band saprà emozionarci e farci venire la pelle d'oca non avremo nulla di cui lamentarci.
Se già conoscevate i Winhand sapete meglio di me cosa dovete fare, ma se malauguratamente per voi questa band vi è ancora ignota "Eternal Return" è un ottimo biglietto da visita che vi aprirà le porte ad una delle band più interessanti attualmente in circolazione.

Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.