Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2018
Durata:60 min.
Etichetta:Pure Steel Publishing
Distribuzione:Soulfood Music Distribution

Tracklist

  1. TWILIGHT OF EDEN
  2. DOOMSDAY MACHINE
  3. WALLS BETWEEN US
  4. FOG OF WAR
  5. MORNING LIGHT
  6. LAND OF A THOUSAND ECHOES
  7. FALSE ILLUSION
  8. TEARS OF HIS MAJESTY
  9. AT THE END OF THE WORLD

Line up

  • Youmni Abou Al Zahab: vocals
  • Puneet Sharma: bass
  • Alaa Abousaada: guitars
  • Ashish Shetty: guitars
  • Aram Kalousdian: drums

Voto medio utenti

Se è vero come è vero che la musica è probabilmente il solo linguaggio realmente universale, non ci si deve stupire che anche l'heavy metal raggiunga praticamente ogni angolo del pianeta.
Gli Ascendant nascono da uno di questi angoli lontani, da Dubai negli Emirati Arabi uniti, e compredono musicisti provenienti da Armenia, Siria ed India: una miscela di culture che ha contribuito alla realizzazione del loro primo full length, "A Thousand Echoes" (Pure Steel Publishing) del quale ci occupiamo in queste righe.

Già dal primo ascolto il sound del quintetto suona familiare, rassicurante: una combinazione di heavy/power tradizionale con influenze prog negli arrangiamenti.
La sezione ritmica è potente e quadrata, il riffing serrato e melodico e le parti vocali -sempre pulite- contribuiscono a rendere il tutto accattivante e di facile fruibilità.
Se aggiungiamo pennellate di piano e synth e assoli trascinanti abbiamo infine il quadro completo.

Sebbene non sia un concept "A Thousand Echoes" tratta di esperienze di vita vissuta dai membri della band quali gli orrori della guerra (ricordate? qualcuno di loro viene dalla Siria....), le cicatrici lasciate da una perdita e ancora le terribili conseguenze che i conflitti hanno sulle persone innocenti: la musica degli Ascendant contiene e denuncia tutto questo.

Canzoni come la lunga suite "Land of a Thousand Echoes" per esempio, realizzata con la partecipazione dei fratelli Simon e Elias Abou Assali, narra proprio della fuga dei protagonisti dal proprio paese straziato dalla guerra attraverso il mare verso un posto più sicuro. Le orchestrazioni potenti e la voce cristallina di Youmni Abou Al Zahab unite ad un'impeccabile lavoro del resto della band ne fanno uno degli highlights del disco.

Menzione speciale anche per "Morning Light" che -a dispetto del titolo strautilizzato- è un brano centratissimo sia per l'incedere potente e deciso che per i cori ed il ritornello in cui spicca l'incredibile voce di Lindsay Schoolcraft (Cradle of Filth).
"Doomsday Machine" e "Tears of his Majesty" sono parimenti canzoni da ascoltare e riascoltare per godere di parecchi minuti di grande heavy metal.

Direi che è difficile chiedere di più ad un debut album: confido quindi che questo luminoso esordio sia solamente l'inizio di una brillante carriera.
Forse potrò dire di aver assistito alla nascita di una grande band.

Ascendant - "A Thousand Echoes"(full album)

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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