Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2017
Durata:54 min.
Etichetta:SG Records

Tracklist

  1. INDIVISIBLE
  2. THE LODGE
  3. DUEL
  4. MACABRADANZA
  5. FOREVER LOST (ACOUSTIC)
  6. WINGS OF DOOM
  7. CORALINE
  8. LA BESTIA
  9. SINNER
  10. JOAN OF ARC

Line up

  • Tommaso Vitali: guitars, keyboards
  • Andrea Torricini: bass
  • Alessandro Bissa: drums
  • Carsten "Lizard" Schulz: vocals tracks 1, 10
  • Apollo Papathanasio: vocals track 2
  • Gabriels: keyboards tracks 3, 6
  • Roberto Tiranti: vocals track 4
  • Chiara Manese: vocals track 4
  • Henrik Brockmann: vocals track 5
  • Alessio Gori: vocals track 6
  • Jan Manenti: vocals track 7
  • Fabio Lione: vocals track 9

Voto medio utenti

Tommaso Vitali, in arte Tommy Vitaly, é un simpaticissimo e umile guitar hero toscano che vanta numerose collaborazioni con artisti internazionali e nostrani.
Basti sapere che il nostro, tanto per fare due nomi, due, ha avuto l’onore di avere al suo fianco nella sua carriera due calibri dal nome di Thomas Vikstrom (Therion, Stormwind , ecc. ), e Rhino (ex Manowar).
In questo ultimo album, il nostro si circonda di ospiti illustri a dare lustro alle composizioni.
Si parte col botto con la titletrack, brano dal sapore heavy/ power un bell’up tempo roccioso.
La voce dell’ospite Carsten “ Lizard” Schulz é possente e i cori contribuiscono nel chorus a dare pathos epico al brano; il solo del bravo Tommy, non é un mero sfoggio di tecnica fine a se stessa ma é gustoso nel suo saliscendi neoclassico.
The lodge”, é un roccioso mid tempo che ha un sapore epico ispirato ai migliori Rainbow o a certi Savatage.
Il brano ha qualcosa di drammatico nell’incipit di organo e la voce del singer Apollo Papathasio é possente; il brano accellera in una cavalcata in sede di assolo veloce e dall’anima poderosa.
Duel”, sembra proprio una sfida tra due virtuosi dello strumento; perché qui vediamo il bravo Vitaly “duellare” con il grande Gabriels coi suoi tasti d’avorio in questo speed metal neoclassico con cambi di tempo azzeccati.
Macabradanza”, é un brano che introdotto da orchestrazioni cinematiche danno corpo ad un brano veloce in up tempo roccioso.
La qualità dell’heavy metal viene impreziosita dal duo dinamico di singer Chiara Manese e Roberto Tiranti, un brano dall’anima trascinante nel chorus e qualche suggestione sinfonica con i cori a dare corpo e pathos.
Coraline”, brano ispirato al film e libro omonimo, mi ha colpito per l’atmosfera.
Brano dalle tinte heavy con un attacco dissonante di piano, la composizione ha una vis teatrale e pesante; un power metal roccioso e tagliente; il singer Jan Manenti offre una prestazione potente, pulita e un chorus in mid tempo quasi dall’anima hard n’ heavy; il solo del guitar hero fiorentino ha un’anima metallica ricca di vibrazioni classiche in armonizzazione.
L’ultimo brano “Joan of arc”, sembra di portare indietro nel tempo quando i Maiden scrivevano cavalcate metalliche ispirate.
Questo brano ricco di gran begli spunti, profuma di metallo puro e lo spirito del gruppo londinese capeggiato da Steve Harris é palpabile ma riveduto e corretto con personalità; il chorus non può che farvi sentire la pelle d’oca com’è successo a me.
Un ritorno col botto del nostro, che aiutato da ospiti e amici tra i quali i grandi Alessandro Bissa ( Labyrinth, ecc. ) alla batteria e Andrea “Tower” Torricini ( Labyrinth, Vision Divine, ecc.) al basso ha confezionato un disco di gran gusto metal.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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