Copertina SV

Info

Anno di uscita:2006
Durata:61 min.
Etichetta:Redblack
Distribuzione:Boundless

Tracklist

  1. BRIGHTON (THE STREETS AND THE PIER)
  2. DECLARATION (THE MARBLE HALLS V.)
  3. MEZZOCAINE

Line up

  • medvěd: guitar
  • krusty: bass, voice
  • čepa: drums, percussion
  • marty: keyboards
  • biggles: guitar

Voto medio utenti

I Forgotten Silence sono un five-piece ceco, che non vede (…) l’ora di dimostrare a fans ed estimatori il proprio valore, buttandosi a capofitto in un genere che possiamo tranquillamente definire progressive, ma del quale difficilmente possiamo cogliere le coordinate stilistiche. Già, perché in questo “Kro Ni Ka”, quinto full length della band, ci sono tutti gli stranissimi stilemi del loro sound: tre sole canzoni (dove il termine ‘canzone’ è riduttivo, se non inappropriato), che spaziano dai 18 ai 25 minuti di durata; nessuna parte cantata, se si escludono brevi litanie sussurrate in sottofondo; una tavolozza cromatica che miscela in maniera apparentemente caotica e squilibrata metal, fusion, jazz, british rock, e quant’altro. Difficile, dunque, l’assimilazione, vuoi per la lunghezza dei brani, vuoi per la non facilissima digeribilità della mistura, vuoi per l’ineffabile senso di ognuna delle composizioni, senso non assente ma celato, camuffato, arzigogolato e striato di nebbie sonore. Ed è un gran peccato, perché i Forgotten Silence sono dei gran musicisti, ma di una caratura davvero superiore: ognuna delle tre parti offre spunti musicali di elevato pregio, dove nessuno dei 5 sfigura di fronte a ben più blasonati nomi; se dovessi citarne solo uno, forse sceglierei l’eccellente lavoro al basso di Krusty, accreditato nel booklet di ‘bass’ e di ‘voice’, non vocals, appunto. Ma mi tocca ripetermi: è un vero peccato, perché la seppur encomiabile integrità artistica dei cinque va a sicuro scapito della fruibilità di un disco che, smembrando le lunghe composizioni in strutture-canzone più digeribili, e agendo a livello di songwriting, avrebbe potuto dar vita ad un lavoro di sicura svolta per i nostri. Ma così non è. A voi il giudizio finale: tanto di cappello ad una band che non cede alle pressioni del music business, oppure, come per il sottoscritto, rammarico e disappunto per un lavoro che si autocondanna alla nicchia di ascolto, sfuggendo ai palati, spesso viziati e distratti, del mainstream?
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.