Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:25 min.

Tracklist

  1. EMPTY SKIES
  2. LIVING ON MY OWN
  3. ETIUS
  4. MR. PARANOIA
  5. ANOTHER VALENTINE
  6. A.T.M. (ALL THESE MEMORIES)

Line up

  • Dave Bosetti: vocals, guitar
  • Marco Tedeschi: guitar
  • Lorenzo Di Blasi: keyboards, piano
  • Valerio Romano: bass
  • Chris Lusetti: drums, backing vocals

Voto medio utenti

Pronti per una discesa negli enigmatici meandri dell’animo umano, accompagnati da una musica al tempo stesso immaginosa e adescatrice? In caso di risposta affermativa non dovete fare altro che affidarvi con fiducia ai Dead Behind The Scenes, un gruppo di “speleologi emotivi “ che personalmente considero tra le “promesse” più convincenti e interessanti del rockrama alternativo nazionale e perché no, internazionale.
Rivelatisi al sottoscritto grazie all’intrigante “White Ep”, i ragazzi di Cassina de' Pecchi confermano le loro imponenti qualità creative anche in questo secondo Extended Play intitolato “Black”, rappresentante la controparte oscura di quel fascinoso dischetto d’esordio.
Se la contrapposizione cromatica delle intestazioni lasciava “intuire” abbastanza agevolmente il mood dell’opera, a sorprendere ancora una volta è il temperamento e la vitalità di una band piuttosto “anomala” nell’ambito della scena contemporanea, troppo spesso completamente votata a un pavido tentativo di riproduzione dei modelli di successo.
Ai Dead Behind The Scenes non interessa essere la sbiadita “fotocopia” di qualcun altro e seppur intriso di “storia del rock” il quintetto nostrano appare istigato dalla volontà di offrire una propria versione dei fatti, mescolando generi e riferimenti ispirativi senza preclusioni di sorta.
Anche in questa declinazione maggiormente introspettiva e fosca il songwriting della formazione lombarda mantiene un elevato tasso d’intelligenza e di tensione espressiva, coordinato dalla vocalità nervosa e acuminata di Dave Bosetti, sapientemente forgiata sulle laringi di Billy Corgan, Les Claypool e Brian Molko.
Si tratta, dunque, di un suono inquieto e intenso, debitore tanto nei confronti di new-wave e post-punk quanto pregno di scorie pop e di bagliori grunge, e ciononostante assai peculiare e distintivo.
Si comincia con la magnetica e suggestiva “Empty skies”, per poi passare a una scura e beffarda “Living on my own”, capace di far riaffiorare nella memoria frammenti di una favolosa e stravagante meteora denominata Jesters of Destiny.
Dopo l’intermezzo “ambientale” “Etius” tocca al clima sospeso di “Mr. Paranoia” attrarre gli estimatori di The Killers e Smashing Pumpkins, mentre il saliscendi di sofisticato electro-punk esibito in “Another Valentine” continua l’opera di soggiogamento e la sinistra e ampollosa “A.T.M. (All these memories)”, con qualcosa dei Muse nella costruzione armonica, lo integra ulteriormente pur scontando un refolo di manierismo.
Probabilmente non ancora giunti all’apice della loro maturità artistica, i Dead Behind The Scenes si segnalano per talento, idee e per una caratteristica rara … l’ardente desiderio di essere “solo” loro stessi … e di questi tempi non è cosa da poco.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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