Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:78 min.
Etichetta:Marquee
Distribuzione:Universal

Tracklist

  1. SHOW ME YOUR RAGE
  2. HAUNTED HOUSE
  3. DEATH WATCH
  4. THE END
  5. HAVE MERCY
  6. THE SLAYER
  7. MASS DESTRUCTION
  8. THE OMEN
  9. HOLY DISMISSAL
  10. CITY OF DOOM
  11. AN INTROIT OF EVIL
  12. HELLS HAVEN
  13. SACRAMENT OF THE SICK
  14. IN MISERY
  15. SOLEMNLY SWORN
  16. VENDETTA
  17. BEDLAM
  18. NUCLEAR CRUCIFIXION

Line up

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Altra re-release di culto dalla brasiliana Marquee Records, che per l'immediato futuro promette altri grandi uscite, dai Mannynya Blade ai Sacrifice. Questo "Years of Mercy" altro non è che la raccolta dei quattro demo che la band di Baltimora ha realizzato dal 1984 al 1988. Pochi si ricorderanno, ahimè, degli Have Mercy, che come tanti contemporanei non ebbero la fortuna (sì, spesso si trattava solo di quella) di approdare ad una dignitosa release discografica. Anni di show strepitosi, tra i tanti con Agent Steel, Liege Lord e Blessed Death, un'uscita sulla storica Metal Massacre (settima edizione) e il successo considerevole del demo del 1985 "Mass Destruction", non bastarono agli Have Mercy per uscire dallo status di underground band e pubblicare un full-length completo. La Combat li scaricò dopo la release dell'EP "Armageddon Descents" (in pratica il demo '85 ri-registrato) non soddisfatta dal contenuto del demo del 1987, mentre la band si trovò ad affrontare continue difficoltà e defezioni all'interno della line-up. Lo scarso interesse delle label anche nei confronti del demo successivo, oltre al fatto che la band si ritrovò senza più nemmeno un posto per provare, portò gli Have Mercy al definitivo scioglimento. nel maggio '88. Esce ora, a distanza di oltre quindici anni, una stupenda retrospettiva su quello che furono gli Have Mercy dagli esordi al loro split. Dal primo demo, acerbo e mal registrato, allo stupendo "Mass Destruction", con l'irriverente voce di Lonnie a farla da padrona. Brani come "The Omen" o la stessa title-track sono pezzi di altre epoche, forse oggi banali, ma dannatamente sinceri e sanguigni. "Hells Haven" e "Sacramanet of the Sick", demo che portò inspiegabilmente alla rescissione dell'accordo con la Combat Records, sono brani assolutamente all'altezza, in cui migliora sensibilmente l'aspetto vocale con l'arrivo di Rob Michael. Chiude il tutto "Morbid Reality", sempre con Michael alla voce, che vede gli Have Mercy alle prese con un thrash decisamente più articolato e ricercato, che ne mette in luce la maturità compositiva. Questa rer-elease della Marquee Records vanta un corposo booklet, arricchito da foto, testi e una biografia dettagliata redatta dalla band stessa. Insomma, un must da avere per tutti gli amanti del thrash US dei bei tempi che furono e per i più giovani che vogliono capire cos'era la scena statunitense negli Eighties.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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