Copertina 6

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2005
Durata:37 min.
Etichetta:People Like You
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. WALKING AWAY
  2. HERE I GO
  3. WHO IS GOING TO SAVE THE WORLD?
  4. SETTING SAIL
  5. CRAWLING ON TOP
  6. ROOM WITH A VIEW
  7. LOST IN TRANSITION
  8. FROM A TO Z
  9. IN MEMORY OF
  10. TEN DAYS AWAY
  11. RAINING ASHES
  12. ALL BRAND NEW

Line up

  • Doug Dagger: vocals
  • Ace: lead guitar
  • Danny Damned: guitar
  • Johnny Slash: bass
  • Dirty Ernie: drums

Voto medio utenti

The Generators è una formazione melodic punk di Los Angeles, attiva dal ’97 e giunta al suo settimo full-length. Due dei suoi componenti, il cantante Doug Dagger (Doug Kane) ed il batterista Dirty Ernie (Ernie Berru), sono però veterani della scena avendo esordito nei primi anni ’80 con la band Schleprock, a loro dire seminale per lo sviluppo di questo filone rock.
Con il presente album i The Generators consolidano la loro posizione all’interno dell’area punk’n’roll, nella sua versione leggera, orecchiabile e dalle marcate influenze pop. Un sound prevalentemente solare e di facile ascolto, che da un lato punta verso un power-pop solido e radiofonico dal taglio adolescenziale (“Walking away, Lost in transition”) con buoni ritornelli e giustificate ambizioni commerciali, dall’altro offre qualche reminiscenza della vecchia scuola Clash con episodi sempre trascinanti ma più spigolosi (“Setting sail, Room with a view, From A to Z”) i quali rispolverano l’atmosfera tesa che ricordiamo in lavori come il celeberrimo “London calling”.
Completano il quadro alcuni brani dai contorni più morbidi e sfumati, estremizzando una specie d’incrocio tra i Bad Religion ed i Damned, cosa che mi fa percepire una certa indecisione da parte di questi veterani se riproporre i temi del glorioso passato o lanciarsi invece con decisione sul punk all’acqua di rose delle nuove generazioni.
Comunque il gruppo si mostra capace di scrivere canzoni piacevoli e non manca di inserire qualche rapido assolo rock per irrobustire il tiro, dunque tutto sommato porta a termine un compito dignitoso.
Il fatto poi che i The Generators si siano legati a livello pubblicitario con un’importante marca di birra e con alcuni produttori di abbigliamento, può in qualche modo fare chiarezza su quali saranno gli sviluppi futuri per la band losangelina.
Dunque un album melodic-punk piacevole e distensivo, un po’indeterminato ed altalenante, sicuramente non fondamentale.

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